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martedì, gennaio 31, 2006

Nucleare o caminetto? 

Salve a tutti
dopo un po' di tempo mi decido anche io a dire la mia sulla questione. Come spesso accade credo che sia molto più difficile fare le domande giuste che trovare le risposte appropriate. Il dibattito sul "nucleare si o no" parte da un assunto che potremmo mettere anche in discussione, parte dalla domanda
Come possiamo fare a produrre più energia ?
A questa domanda ci sono molte risposte diverse e alcune di queste sono state sostenute in questo blog, ma io mi chiedo se abbiamo davvero necessità di questa energia o la domanda giusta è
Come possiamo fare a consumare meno energia ?
Io, ovviamente, credo che questa sia la domanda giusta per due motivi di fondo. Il primo è la constatazione che le risorse naturali sono limitate e che già oggi se TUTTI consumassero l'energia pro-capite che consumiamo nel mondo occidentale, già da ieri le risorse disponibili sarebbero insufficienti e quindi anche il dibattito su quanto durerà il petrolio o quanto durerà l'uranio non ha molto senso; una riflessione breve su questo può portare solo a due conclusioni:
1. Organizziamoci per consumare meno.
2. Facciamo la guerra all'Iraq e controlliamo il suo petrolio.
Per ora è stata fatta la seconda scelta ma io non sono d'accordo.
Il secondo motivo risiede in una cosa che ho letto tempo fa su un giornale: si stima che l'energia elettrica consumata in Europa da tutti i televisori che rimangono la notte con la spia accesa corrisponda a quella prodotta da una media centrale elettrica, ora in effetti è comodo non dever accendere o spegnere del tutto il televisore ogni volta ma non mi sembra necessario.

PS: Per quanto riguarda il punto 2. se qualcuno ritiene che l'alleanza dei giusti sarebbe intervenuta nello stesso modo per portare la democrazia se anche l'Iraq fosse importante solo per la sua produzione di lattuga e cetriolini allora me lo faccia sapere .... :-)

PPS: A proposito di domande è interessante riflettere su quest'altra Come faccio ad aumentare la memoria del mio PC? forse quella giusta è Perché continuo ad usare Windows?

A presto
Gigi

domenica, gennaio 29, 2006

organizzazione festa

Mi sembra che la gita all'Orsigna sia l'occasione per parlare più in concreto della festa.Io all'Orsigna verrò.Avvisatemi in tempo .Per quanto concerne la festa direi che la presenza ,anche come consulente ,di una donna è necessaria . A questo riguardo mi sembra che l'unica sia Susanna (che non leggo mai!!) per una scelta delle tematiche che non sia cazzocentrica.
saluti
arturo

sabato, gennaio 28, 2006

D'accordo con l'impresa di Orsigna. Plaudo alla proposta di Arturo. Mi riconfermo adepto di Gherardo sul nucleare.
francesco

Da Gherardo : per ripassare un po' l'inglese... 

LEZIONI D'INGLESE PER PRINCIPIANTI ED ESPERTI:

Per i principianti:


"Tre streghe guardano 3 orologi Swatch. Quale strega guarda quale orologio Swatch?"

Ed ora ripetete ad alta voce la traduzione in Inglese :
"Three witches watch three Swatch watches. Which witch watch which Swatch watch?"

Per gli esperti:

"Tre streghe svedesi e transessuali guardano i pulsanti di 3 orologi svizzeri Swatch. Quale strega (svedese e transessuale) guarda quale pulsante di quale orologio svizzero Swatch?"

Ed ora in Inglese (sempre ad alta voce) :
"Three Swedish switched witches watch three Swiss Swatch watch switches. Which Swedish switched witch watch which Swiss Swatch watch Switch?"

Adesso potete ripulire lo schermo del vostro computer !


Gherardo

venerdì, gennaio 27, 2006


L'idea di Arturo è talmente buona che non solo aderisco io, ma forse anche questo tipo ...ricordate chi era ? A parte gli scherzi, ci sarò, ma collaborazione, causa logistica, nisba, e mi dispiace.










Provo a rimediare inviandovi il facsimile di un "virus message" che potreste caricare sui vs. pc...








Un abbraccio da Claudio

In sintesi da Gherardo 

- Mi sessantottizzo !
- Vengo volentieri all'Orsigna (di cui non so niente perchè nel passato non c'ero)
- Bene il 20 maggio: a mio parere potrebbe essere l'occasione per gli "organizzatori" per presentare al "Gruppo" l'iniziativa già definita, con piano di realizzazione pianificato per l'autunno
- Omeopatia : ho conosciuto molti "simpatizzanti" della omeopatia che erano tali quando di fatto stavano bene e disquisivano di loro piccoli disturbi, ma poi l'abbandonavano quando erano davvero malati e preoccupati della loro salute; ma non ho una "mia idea" in merito e credo vada lasciata la parola agli addetti ai lavori (i medici fra noi non mancano)

Ciao a tutti Gherardo

PS
Mi scuso per il "gioco di parole" che segue che forse non è felice, ma non lo so trattenere:

"SINISTRA COINCIDENZA, OGGI 27 GENNAIO (DO YOU REMEMBER SHOAH ?), LA VITTORIA DI HAMAS !!!"

e la parola "sinistra" non è una casualità, bensì politicamente voluta.

giovedì, gennaio 26, 2006

L'Arturo-day (da Roberto) 

Arturo sei grande. Inutile dire che io ci sto e partecipero' per quanto mi e' possibile.

Propongo uno dei soliti incontri mangerecci per sabato 20 maggio (a pranzo). L'Arturo-day" potrebbe coincidere, oppure il 20 maggio potrebbe essere solo l'occasione per organizzarlo nel modo migliore.

E' opportuna una prima riunione ristretta di coloro, pochi o tanti, che sono disposti a partecipare, sia pur poco, all'organizzazione. Mi sembra di capire che in questo momento saremmo in tre: Arturo, Gherardo, Roberto. Ci sono altre adesioni?

I n prima battuta puo' esser sufficiente anche "vedersi" solo sul gianblog , ma da qui in poi cominciamo a fare delle proposte per la rubrica "Arturo-day". Inoltre Giovanni ha proposto una nuova "puntata" all'Orsigna, uno dei prossimi sabati o domeniche senza neve, a pranzo. Chi e' interessato ci pensi: potrebbe essere un primo incontro organizzativo.

Se come mi sembra di capire, si vuole aprire la manifestazione (Artur-day) anche a chi non ha fatto parte della gloriosa C, bisogna trovare un titolo che sia immediatamente comprensibile anche da chi non conosce Arturo. Che ne dite di "SESSANTOTTIAMOCI" (per tutti quelli che c'erano nel '68?), meno bene "do you remember sixtyeight?.

Infine, lasciamo un attimo il tormentone sul nucleare: nell'ultimo incontro, offerto da Gherardo (Dio lo conservi e lo renda ancora piu' ricco) senti' una conversazione che trovai interessante sull'omeopatia, e piu' in generale sulle medicine alternative, fra Giulio, Styefano B., Enzo e Massimo. Qualcuno vuol scrivere qualcosa per chi non ha potuto ascoltarli?

Riassumo. DIbattito aperto su:

- Artur-day, o sessantottiamoci, o altro? Quando e chi?

- Chi viene all'Orsigna?

- OK un incontro generale, o comunque piu' largo che sia possibile per il 20 maggio?

- Che ne pensate dell'omeopatia?

mercoledì, gennaio 25, 2006

cari amici

La festa può essere organizzata anche per il prossimo autunno e comunque, ove la mia proposta trovasse accoglienza, nella data ritenuta da tutti più idonea.
Per l'organizzazione io penserei ad una persona che si occupa di noleggiare i filmati ,a due persone che si occupano del reperimento locale e dell'organizzazione della festa ed a due persone che si occupano dei partecipanti .
Per l'organizzazione della festa io penserei anche a musica dal vivo.Ho un cugino over 50 che è medico a Brescia ed ha un complesso molto valido che suona in ogni tanto in piani bar di brescia.Potrebbero partecipare .
Certo prima va fatta una previsione di spesa e vedere con quanti partecipanti si riescono a coprire i costi.Se i numeri dimostrano la non fattibilità dell'operazione si lascia perdere tutto.
resto in attesa di osservazioni perchè la cosa mi piacerebbe molto.
saluti
arturo

martedì, gennaio 24, 2006

Quelli della Gloriosa Sezione C (atto secondo) 

Il mio totale ed incondizionato plauso, e supporto ad Arturo !
Con le seguenti precisazioni:
- Supporto materiale e di basso livelllo (posso fare il manovale, poco più)
- Non ho alcuna competenza su : musica nostri tempi, musica tempi d'oggi, filmati d'epoca, discorsi in assemplee studentesche, politici, eventi storici .... and so on, da metà 68 a fine 93 perchè ho passato 25 anni di isteria studio-lavorativa (e prima del 68 non capivo un c...o) !
- Da Pasqua a fine Aprile sono ad Ithaca

Overall
Temo possa rivelarsi un'impresa ciclopica (Roberto riesce solo al prezzo di notevoli sforzi a concordare con tutti noi una data per mangiare un boccone assieme, senza necessità di preparare alcun che').
Ma io prometto di impegnarmi (quando ci sono)

ciao a tutti

Gherardo

Quelli della Gloriosa Sezione C 

Quelli della Gloriosa Sezione C

Proposta di festa!!!!!!

Cari amici

Stamani mio figlio che ha 14 anni prima di andare a scuola sentiva MTv ed ho così riascoltato Black is Black .Domenica ho ristemato i vecchi dischi di fine anni 60 .Ed allora perchè non si organizza una festa prendendo in affitto un locale con partecipazione di figli mogli,compagne, amici del liceo .?????
Musica anni nostri (Beatles,rolling stones ,patty Pravo etc) e musica dei nostri figli ,con filmati del 68 e registrazioni di discorsi nelle assemblee studentesche,di politici,di eventi storici(Martin Luther King) .
C'e necessità di un comitato organizzatore (5 persone) per realizzare l'evento per Aprile/Maggio .
Resto in attesa di una vostra risposta in merito
Un abbraccio
arturo

domenica, gennaio 22, 2006

Da Roberto 

Per chi interessa, ho ripescato l'articolo di Umberto Eco sul problema della segnalazione ai posteri della presenza di scorie nucleari.
Era una "Bustina di Minerva" dell'Espresso del 10.01.2002, dal titolo "Addio a T.A. Sebeok, scettico e curioso".

Rubbia in Spagna, forse perche' lo conoscono meno bene che Italia, e' stato preso sul serio e credo stiano avviando gli studi per una prima centrale solare con i nuovi metodi per "l'immagazzinamento" del calore. Spero non vada ad allungare la serie degli Italiani presi sul serio solo all'estero (nel gruppo anche Cristoforo Colombo e Guglielmo Marconi).

Continuo a trovare indicazioni diverse tra loro sui tempi per mettere in funzione una centrale nucleare. Anch'io a volte trovo cinque anni, a volte quindici. Mi piacerrebbe che qualcuno che ci chiappa di piu' (Massimo?) chiarisse la questione

Infine, qualcuno sa quanto uranio utilizzabile c'e' ancora nel mondo? Ho sentito parlare di disponibilita' per trenta anni. E' cosi'?
E in questo caso vale la pena di fare nuove centrali, in tempi comunque lunghi, che potranno servire per un periodo tutto sommato breve, lasciando "strascichi" (leggi scorie) per periodi lunghissimi?

sabato, gennaio 07, 2006

Ancora, ancora sul Nucleare 

Da Gherardo
Proseguo sul tema “nucleare” con alcune considerazioni, qualcuna delle quali presa da un dibattito trasmesso da Radio24 la scorsa settimana quando ….. erano stati parzialmente chiusi i rubinetti del GAS russo.
Ovviamente ciascuna delle considerazioni, sia queste che le precedenti di Roberto, non ha una conseguenza logica che di per sé “abilita” o “boccia” il nucleare (se così fosse sarebbe facile prendere una decisione), più semplicemente cerca di riempire le caselle di un puzzle sulla base del quale poter prendere una decisione (alla svelta perché GAS docet).

- Per la costruzione di una Centrale Nucleare della più moderna tecnologia (e sicurezza) non sono più necessari 15 anni, bensì oggi si possono stimare 5 anni (Radio24)

- Lo smaltimento delle scorie radioattive può essere realizzato in due modi, già attualmente utilizzati da chi fa uso di Centrali Nucleari (Radio24):
A) Stoccandole in apposite strutture di cemento da collocare profondamente sotto terra
B) Lasciandole nelle Centrali che le hanno trattate e prodotte, dopo la loro dismissione
C) Assolutamente NO, un ricondizionamento rapido come fece il Governo Italiano di allora perché questo ha avuto un costo devastante senza alcun vantaggio (neanche per l’ambiente); fu una sorta di crociata insensata

- La Germania non ha deciso “recentemente” di rinunciare al Nucleare, la Germania lo ha deciso il giorno dei risultati elettorali della passata legislatura, a seguito dei quali Schroeder fu costretto a chiedere i voti dei Verdi (forti in Germania) per formare il Governo ed il “prezzo” fu abiurare al Nucleare.
Recentemente la signora Merkel ha bloccato il piano di dismissione delle Centrali Nucleari e la scorsa settimana (quella della crisi del GAS russo) il Ministro dell’Economia tedesco, Michael Gros, ha testualmente dichiarato “A noi dei problemi del gas russo importa poco, ci è sufficiente riaprire un pò la chiavetta che oggi limita la produzione di energia tramite tecnologia nucleare e possiamo fare a meno del Gas russo".
Schroeder, oggi dipendente di Putin e Direttore delle Esportazioni in Europa della GAZPROM …. non è d’accordo, of course !

- Per quanto concerne Rubbia (che ho conosciuto di persona e di cui conosco aneddoti non fantasiosi ma “veri”), io credo che la principale caratteristica che lo contraddistingue sia la “voglia di stupire” e quindi raramente ha opinioni coerenti nel tempo (al prossimo incontro mangereccio vi racconto qualche aneddoto rubbiesco).

- Su come “comunicare” ai posteri dove stanno le scorie ….lasciamo dire le sue cazzate ad Eco, ed anche ad eventuali “ricercatori americani” (citarli è sempre il miglior modo per dimostrare che Cristo è morto di sonno) perché i parametri di valutazione basati sul passato (geroglifici and so on) sono resi invalidi dalla differente velocità della "evoluzione" nei tempi, sia passati che presenti e quindi anche futuri.

In fine, è certamente un buon punto di riflessione il Duomo ed i suoi 120 anni necessari a farlo (ma non finirlo) perché questo dimostra che l’uomo non deve vivere alla giornata e navigare a vista (come si fa oggi), bensì fare dei piani che tengano conto di oggi, domani e dopodomani (anche se non ne vedremo noi gli esiti finali) e proprio in quest’ottica va fatta la strategia; ma la lettera che vi mandai sul “nucleare” questo diceva : Non cancelliamo a priori una strada perché l’abbiamo negata trent’anni orsono, rivalutiamo tutto alla luce delle conoscenze di oggi e delle prospettive di domani !

Saluti a tutti
Gherardo

Dati aggiornati sulla guerra in Congo 

Da Rorerto. Riporto qui di seguito un articolo tratto da "Le scienze on line", dove si deduce che i dati che ricordavo io sulla guerra in Congo erano "all'acqua di rose". N.B. I "grassetti" sono miei.

06.01.2006
Guerra e malattie.
Più ancora delle armi uccidono fame e infezioni

La guerra in Congo è una tragedia umanitaria, alla quale la comunità internazionale sembra sorda. Lo afferma Richard Brennan, direttore sanitario dell’International Rescue CommitteeInternational Rescue Committee, in un rapporto pubblicato sull’ultimo numero di The Lancet. Fornendo i dati raccolti in uno studio sul campo, Brennan sottolinea che nelle provincie orientali di quella nazione la mortalità è del 40 per cento superiore a quella, già terribile, delle aree sub-sahariane, raggiungendo un tasso di 2,1 morti per 1000 abitanti al mese. Si stima che fra il 1998 e il 2004 le vittime del conflitto siano state complessivamente 3,9 milioni. Gran parte delle morti, peraltro, non sono state direttamente provocate da atti violenti, ma sono la conseguenza dell’imperversare di malattie in seguito alle diffuse condizioni di denutrizione, di scarsità di igiene e di fonti di acqua potabile conseguenti alle distruzioni e agli sfollamenti. L’aspetto più tragico, sottolinea Brennan, è che si tratta per lo più di malattie facilmente prevenibili e curabili. Quello appena uscito è il quarto di una serie di rapporti pubblicati annualmente a partire dal 2000, che si sono invariabilmente conclusi con l’osservazione che quella del Congo è la peggiore, e più inascoltata crisi umanitaria degli ultimi 60 anni

venerdì, gennaio 06, 2006

Ancora sul nucleare 

Da Roberto. Concordo su quanto detto sulla sicurezza. Vorrei aggiungere alcune cose.
Non sono convinto dell'aspetto economico. Una centrale nucleare richiede quindici anni per essere attiva, partendo da zero: siamo sicuri che fra quindici anni i costi saranno a favore del nucleare?
Gli USA, che hanno avuto la loro "quasi Cernobil", non costruiscono più centrali atomiche da parecchi anni.
La Germania, citata nel documento del "Giornale" fra i "furbi" che usano il nucleare, ha una produzione dal "solare" parecchio più alta dell'Italia e di recente ha deciso di rinunciare al nucleare.
La Francia, che ci vende energia prodotta col nucleare, lo trova economicamente conveniente perche' parte dei costi se li addossa l'esercito: il materiale radioattivo che non va bene per le centrali va bene per le bombe atomiche.
Rubbia, citato come campione del nucleare ai tempi del rerendum, e' comparso l'anno scorso in un articolo su Repubblica, dove spiegava che con i nuovi scambiatori terrmici il solare sarebbe gia' competitivo con il petrolio e lo sarebbe ancora di più con il prezzo che continuera' a crescere, purche' si investa nella produzione industriale dei nuovi scambiatori. Risultato: e' stato cacciato dalla presidenza del CNR (Centro Nazionale Ricerche). Forse qualcuno trova piu' conveniente costruire centrali nucleari (magari qualcuno che ci guadagna su).
Il materiale nucleare utilizzabile per le centrali atomiche (nonche' per le bombe) si trova in quantita' sufficienti in ben poche zone del pianeta. Pochi hanno fatto caso che in centro Africa, una delle rare zone ricche di uranio, sono in corso da anni guerre con decine di migliaia di morti, che non fanno notizia, non sono morti occidentali, ma sono zone dove pochi anni fa dominava la Francia e ora, con alterne vicende, stanno penetrando gli USA. Come ci procureremo il materiale nucleare? Fomenteremo delle guerre anche noi?
Delle scorie che ne faremo? Le manderemo nel terzo mondo, a disposizione o facile preda di qualche terrorista che ce le riporterà sotto un'altra forma, tipo cartoni animati (ma ci sarebbe poco da ridere)? Oppure ce le terremo noi per i prossimi diecimila anni, tempo necessario perche' non siano piu' pericolose. Immagino che anche questo sia per l'avvenire dei nostri figli, come dice chi lancia l'appello sul "Giornale". Su l'Espresso nel 2002 (devo aver conservato l'articolo) Umberti Eco citava una ricerca americana, tenuta sotto silenzio, su come comunicare ai posteri che ci sono scorie radioattive in un dato posto: le lingue cambiano e fra qualche migliaio di anni le nostre indicazioni potrebbero esser incomprensibili, come geroglifici egiziani per noi e senza una stele di rosetta. Il problema non venne affatto risolto.
Quando passo davantoi al Duomo di Firenze io, che non sono credente, lo trovo bello. Ma la cosa che mi affascina di piu' e' pensare che ci hanno messo 120 anni per farlo. Significa che chi lo ha cominciato sapeva benissimo che non lo avrebbe mai visto finito. Lo ha fatto per tutti quelli che, come noi, sarebbero venuti dopo. Anche noi vogliamo lasciare qualcosa a quelli che verranno dopo di noi: scorie radioattive?

P.S. Non sto proponendo di rinunciare all'energia. Anche l'eolico puo' dare parecchio e di carbone, che puo' essere reso "pulito" ce n'e' molto piu' che del petrolio (e sparso in molti piu' paesi), si calcola che possa durare ancora per i prossimi duecento anni. Potrebbero essere sufficienti per rendere utilizzabile la fusione nucleare, che la "nonna paperona", era la seconda meta' degli anni Sessanta, diceva che ci avrebbe dato energia di li' a venti o trentanni.

martedì, gennaio 03, 2006

Organizzazione (e costo) del lavoro 



Per farmi perdonare il precedente messaggio pubblicato due volte (questa mattina mi si era bloccato) allego una foto che chiarisce com'è organizzato il lavoro in Italia.

Cari saluti da Gherardo


Mala tempora currunt 

Difficile non concordare con Claudio, seppure ..... se Roma piange, Berlino non ride (basta vedere come era manutenuto quel palaghiaccio in Baviera).
E circa le banche, sto combattendo da due mesi contro Banca Intesa che mi ha fottuto oltre 400 €uro (non noccioline) su una operazione di un bonifico all'interno dei paesi dell'€uro (la Grecia) senza che io lo sapessi prima di effettuare l'operazione.
Un furto contro il quale sono disposto a escalare ricorrendo a tutte le Autority (o similari) che mi possano aiutare; per intanto sono due mesi che stanno "pensando" (intendo dire che Banca Intesa sta "pensando") senza aver ancora risposto alla mia richiesta formale di essere rimborsato.
Conoscendo come "si comportano" le grandi Aziende/Imprese, penso abbiano aspettato il nuovo anno per non avere questo contenzioso sui misuratori del 2005 e poi .... saranno cazzi (nel loro ambito) di chi lo dovrà gestire nel 2006.
La professionalità di oggi è sotto i tacchi e la gente vive alla giornata, cercando di rimandare a domani, e possibilmente ad altri, la gestione dei propri problemi di oggi.
Amen ..... e buon 2006 a tutti noi !
Gherardo

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