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venerdì, aprile 28, 2006

Matematica ed Elezioni 

Rientrato ieri pomeriggio dalla Grecia, devo constatare che a fronte di una buona competenza partito/politica in tema elettorale di Roberto si contrappone una competenza matematica di Gigi, non accompagnata però da altrettanta competenza elettorale.
Infatti, dal ragionamento di Gigi emerge implicito che se il limite di età per votare a Camera e Senato fosse lo stesso, anche il risultato elettorale lo sarebbe ed invece non è così.
Le liste che si sono presentate per essere elette a Camera e Senato non erano identiche e per giunta vi erano abbinati candidati ben diversi (cito ad esempio Firenze ove per votare il Centro/Sinistra al Senato un adepto di Mastella avrebbe dovuto mettere la sua croce su un simbolo con affiancato il nome di Cossutta .....).
In buona sostanza, con schieramenti così allargati è molto facile che ci siano persone (e ne conosco) che hanno votato uno schieramento alla Camera ed un altro al Senato.
Per questo avevo cercato di dare un valore aggiunto aggregando i dati senza voler per questo penalizzare i “giovani”.
Comunque un buon risultato è già stato ottenuto; oggi al Senato si voterà per eleggere un Presidente nuovo ed innovativo : Andreotti o Marini ? (e non date la responsabilità alla CdL perché la candidatura Andreotti è una “provocazione” per cercare di dimostrare che varrebbe la pena di ripartire da zero e “cercare” un nuovo esito elettorale che consenta di governare l’Italia, qualsiasi esso sia).

PS
Scusate se sono stato un po’ acido ma sono nervoso ed incazzato: il Capitano Nicola Ciardelli ucciso ieri a Nassiriya è figlio di un mio caro amico, con cui ho lavorato gomito a gomito negli anni ’80. Una persona (il padre) molto umana e sempre serena e sorridente. Non potrà più essere così !

sabato, aprile 22, 2006

Grazie 

Grazie Gigi per il conforto delle tue autorevoli parole. Anche a me l'operazione era sembrata azzardata e mi aspettavo qualche gesto estremo per rimettere a posto le cose: chesso', l'estrazione di una radice?
Taci, sulle soglie del bosco sento parole lontane...no, non e' l'allodola, ne' il rusignolo e neppure le pecore che popolano le verdi colline della North Island...chi persiste a belare pare esser proprio Lui, El Ex Presidente, R.I.P. (non ci contate). Belar di brogli, destini patrigni e maggioranze reali villanamente ignorate dalla legge elettorale nuova di pacca, confezionata or ora - come esserva ZZ Top - proprio dai suoi esperti, che immagino siano stati licenziati dai seggi del suo partito in Parlamento e dal settore marketing delle sue imprese.
Qualcuno dovrebbe spiegare, a Lui e a Mirko che quando si spara si sta di dietro, non davanti al cannone. Entrambi nominees per il Darwin Award per la politica di quest'anno.
Mi riporta alla mente un altro belio che mi allieta la memoria, i cui echi travalicavano il mare via fax: il suo compare Bettino R.I.P. (qui andate sul sicuro).
E Bossi, Bossi che fa? Lo immagino ad affogare nella polenta il dolore della sconfitta a lacrimose adunate delle sue camicie verdi.
Come dicevo, godiamoci la festa, finche' dura.

KOMUNICAT
Chissa' che non si possa mangiare insieme verso luglio. Staremo a vedere; vi terro' informati

Abbracci a tutti

Jac

venerdì, aprile 21, 2006

Come al solito con la Matematica non ci capite niente !!!!!!
Allora vi spiego .... poichè tutti quelli che hanno votato al Senato hanno votato anche alla Camera è assolutamente privo di senso sommare i voti perchè in questo modo conterebbero la metà quelli dei giovani e il doppio quelli nostri che evidentemente giovani non siamo più.
Conclusione la CdL ha perso le elezioni, se ancora qualcuno non se ne era accorto. Per quanto riguarda il meccanismo elettorale inviterei la CdL a informare G. W. Bush che non è il presidente degli Stati Uniti (grande democrazia di riferimento) e che quindi si dovebbe riprendere tutte le bombe buttate sull'Iraq.
Ma questa legge elettorale chi l'ha fatta, sento tutti parlarne male, non era una grande furbata?

PS. Concordo con la necessità di ricontare le schede bianche e nulle, specialmente al Senato dove ci sono state delle palesi irregolarità anche lì il Centro Sinistra deve avere la maggioranza !!!
Ci si vede a Maggio ... ma non cantate
a presto
gigi

mercoledì, aprile 19, 2006

Dal Mugello al Casentino 

Il prossimo incontro generale di quelli della C e' confermato per sabato 20 maggio a pranzo.
Quasi sicuramente a Cetica, in Casentino, a casa di Stefano B. (che ha gia' confermato).

Si procedera' come per l'incontro di Lucca a casa di Gigi: ognuno cominci a pensare a cosa puo' portare.

(la firma vela risparmio).

Non sara' facile... 

Da Roberto.
OK la sinistra ha vinto con una maggioranza risicatissima: Non sarai' facile governare. Non tanto per i problemi di maggioranza parlamentare, ma per i problemi di consenso nel paese. Intendo dire che non basta fare una legge che proibisce di passare col rosso. Se il cinquanta per cento delle auto passa col rosso, non ci saranno mai abbastanza vigili per multare tutti.

Il governo Berlusconi, a mio parere, ha portato avanti una politica la cui essenza si puo' riassumere nello slogan: "ognuno si faccia i fatti suoi e persegua il proprio interesse e tutto, a cominciare dall'economia, andra' per il meglio" (un po' una nuova edizione della 'mano invisibile' di Adam Smith, con l'idea di fondo che meno interventi dele istituzioni ci sono e meglio e', salvo poche eccezioni che non elenco). Se le cose non hanno funzionato si da' la colpa a una sfortunata somma di condizioni 'esterne' all'Italia (euro, 11 settembre, crisi petrolifera, concorrenza sleale della Cina, ecc.), nonche' alle resistenze di sindacati, opposizione o chi altro ha remato contro la politica governativa.

Credo che anche la sinistra avra' i suoi guai, perche' vedo gia' il formarsi di due linee alternative. Infatti su Repubblica leggo che 'occorreranno delle forti liberalizzazioni che creino concorrenza e conseguente abbassarsi delle tariffe'. Sul Manifesto che 'le privatizzazioni hanno creato soprattutto monopoli privati al posto di quelli statali, senza benefici per la collettivita'. Credo che occorra agire 'cum grano salis'. Ma quelli della C che ne pensano?

sabato, aprile 15, 2006

Da Gherardo 

Provo ad affrontare 5 temi in sequenza (e da oggi smetto di parlare di politica e di politicanti)

1 – Risposta al Maori

Non solo ho votato per il Centro/Destra ma addirittura per Forza Italia (per il Centro/Destra hanno votato, sommando Camera e Senato, più del 50% degli italiani ed in Italia non ci sono più del 50% di ex-fascisti, of course)

2 – Puntualizzazione per il Maori

Tenaglia/Tremaglia si è giustamente suicidato perché ha permesso di far arrivare in Parlamento (anche se non presenzieranno mai, o quasi) 5 esponenti dell’Ulivo su 6 totali, nonostante che l’Ulivo non abbia superato il 40 % dei voti degli Italiani all’Estero (ma esprimeva il rappresentante nel Parlamento Italiano il partito che avesse ottenuto la maggioranza relativa, ed il Centro/Destra si è presentato ognun per sé e Dio per tutti)

3 – Leggere quanto scrive oggi Giancarlo Lehner che, se non smentito, mi sembra significativo

Il destino cinico e baro d'avere magari un Antonio Di Pietro alla Pubblica Istruzione non è dipeso da brogli elettorali ma semplicemente dal signor Antonio Ricci, il quale pochi giorni prima del voto aveva pronto un filmato sulla proposta di legge del centrosinistra per la tassazione cruenta delle successioni, più o meno coeva all'andata di Prodi dal notaio per le donazioni ai figli.

La legge, con le firme di tutti i leader del centrosinistra, prevedeva un tetto bassissimo, per cui

l' eredità di una camera, bagnetto e cucinotto avrebbe comportato una gabella stratosferica.

Su Striscia la notizia quel filmato decisivo e oggettivo era già programmato per andare in onda, poi non se n'è fatto più nulla. La correttezza dell'informazione non piacque ad Antonio Ricci. Solo a lui od anche ad altri?

Non fate sapere a Berlusconi che quel filmato in possesso della sua Mediaset avrebbe spostato almeno mezzo milione di voti.

Giancarlo Lehner

4 – Il 28 marzo scorso scrissi su questo stesso blog “Finalmente entro un anno torneremo ad elezioni più serie (Prodi può durare solo pochi mesi) in cui, come ai vecchi tempi, ci sarà uno schieramento di sinistra da un lato ed uno di centro dall’altro, essendosi depurati dai leader di oggi (fuori Berlusconi e Prodi) e rimesso a posto l’assetto con Rutelli, Mastella ed altri che avranno lasciato la sinistra (ci sono finiti solo perché nel “Berlusconi contro tutti” hanno preferito far parte dei “tutti”).” Lo scrissi perché prevedevo una vittoria ampia dell’Ulivo ed invece, alla luce del risultato elettorale …… ecco cosa prevedeva ieri Enrico Cisnetto :

Tutti dicono che ora è un gran casino, con Prodi che fa finta di aver vinto e Berlusconi che non si rassegna ad aver perso. Vero, ma sono altre le cose che devono preoccupare, non il risultato elettorale. Per esempio, la scarcerazione di Fiorani e l’arresto di Provenzano in concomitanza delle elezioni, con il contorno di verbali di deposizione che parlano di incroci tra affari e politica e di “pizzini” che preannunciano clamorose rivelazioni, rappresentano una pura coincidenza o sono state regolate da un timer gestito da mani esperte?

E il memoriale di Consorte – in cui tra quelli che lui chiama i “furbi del Cotton club” ci sarebbero gli esponenti politici dell’Unione che più si sono battuti contro i “furbetti del quartierino” – è stato preannunciato proprio in queste ore perché l’ex capo di Unipol ha finito di scriverlo solo ora? E quell’esultanza del pm Greco (smentita dal magistrato, ndD), durante un dibattimento relativo al caso Parmalat, alla notizia che gli italiani all’estero avevano dato al centrosinistra anche il Senato, è solo un pur deprecabile eccesso di tifoseria, o fa presagire qualcosa di più e di diverso, magari consacrato dall’ingresso di Guido Rossi nel governo Prodi?

E perché, infine, tutti i giornali scrivono da settimane che il risiko bancario riprenderà con (ma si deve intendere dipenderà da) il dopo-voto? Interrogativi inquietanti, che fanno temere un gioco al massacro di lobby e consorterie, uno scontro di interessi senza precedenti in cui il sentimento prevalente rischia di essere la voglia di vendetta. Altro che il “pareggio” del 9 e 10 aprile. Quello, intanto, è stato alla luce del sole, determinato da elezioni che si sono svolte in modo civile e ordinato nonostante una campagna elettorale da “guerra civile”. E poi, chi l’ha detto che si tratta di un accidente, o peggio di un errore commesso da un paese diviso che qualche inetto vorrebbe costringere a tornare alle urne?

Per prima cosa, sgombriamo il campo da una favola: l’Italia non è affatto spaccata in due. Provate a fare questa somma: Forza Italia, Udc, una buona parte di An, Margherita, Udeur, una buona parte dei Ds, la Rosa nel pugno. Il risultato fa 65-70 per cento. Non sto parlando dei partiti, ma degli elettori: gli italiani che hanno votato così sono decisamente omogenei tra loro – sui grandi principi che devono orientare lo sviluppo della società: democrazia, ancoraggio occidentale, modernità, giusto mix tra diritti e opportunità, tra individuo e collettività – e comunque lo sono di gran lunga se messi a confronto con quelli che, a destra come a sinistra, hanno scelto le componenti più massimaliste.

Certo, in quei due terzi di cittadini ci sono quelli più moderati e quelli più progressisti, i laici e i cattolici, i liberisti e i liberal-socialisti, ma di sicuro non ci sono comunisti e fascisti riconfermati, secessionisti sguaiati, ambientalisti teorici del no a tutto, giustizialisti vari. Certo non rappresentano un vero e proprio blocco sociale – d’altra parte, come potrebbe essere vista la progressiva atomizzazione, soprattutto del ceto medio? – ma il loro sistema di interessi è componibile, mediabile. La fregatura sta nel fatto che questa grande maggioranza di italiani non solo è costretta a dividersi per via di un’offerta politica forzatamente contrapposta, ma, quel che è peggio, deve vivere nella più completa ingovernabilità.

Infatti, la camicia di forza di un bipolarismo straccione fa confluire i suoi voti in due coalizioni che, per vincere, hanno bisogno di quelle forze che rappresentano il restante 30-35 per cento. Alle quali, leggi elettorali cervellotiche (questa come quella di prima) e un sistema politico demenziale regalano una capacità di “ricatto” che in nessun paese europeo è concessa alle “ali”. Così, in questi ultimi dodici anni (la Seconda Repubblica), ha vinto chi promette di più e aggrega una quantità maggiore di forze, salvo poi non essere in grado di soddisfare le aspettative suscitate e ritrovarsi schiavo delle minoranze di lotta e non di governo.

Allora, chi produce ingovernabilità non sono gli elettori, ma il sistema politico. Anzi, in questo quadro il “pareggio” – perché tale è e resta il risultato di lunedì: non si governa senza neppure il 50 per cento dei consensi e con uno scarto dello 0,6 per mille – può essere utile a farci aprire gli occhi su ciò su cui dobbiamo prioritariamente intervenire. E per un teorico ante-litteram della Grosse Koalition e dell’Assemblea costituente quale sono, non può non farmi piacere constatare che, ex-post, s’ingrossano le fila del partito del dialogo e della convergenza, premesse indispensabili per riscrivere in modo condiviso le regole costituenti e smontare e rimontare un sistema politico che, pur salvaguardando l’obiettivo dell’alternanza, dia degna rappresentanza alla grande maggioranza degli italiani.

Ma una cosa deve essere chiara, soprattutto a chi oggi si scopre pompiere dopo aver fatto a lungo il piromane: per cavare dal “pareggio” il succo che un voto così intelligente merita, Prodi e Berlusconi – che hanno voluto trasformare le elezioni per il Parlamento in un referendum presidenzialistico, perdendolo entrambi – devono andare a casa. E siccome non pare proprio che i due sappiano e vogliano capire la lezione data loro dagli italiani, sarà bene che i “dialoganti” delle due sponde – siano essi uomini politici, opinion leader od outsider – si assumano la responsabilità di farglielo intendere. Chi ha le palle le tiri fuori, please.

Enrico Cisnetto

5 – Prodi e Scalfaro (per Francesco)

C’è un’isola delle Egadi, Marettimo, ultimo paradiso raggiungibile da Trapani, via Favignana, unicamente con un mezzo marittimo pubblico, perché le barche private non possono arrivarci essendo situata all’interno di un Parco Marino assunto a Riserva Naturalistica.

Si tratta di un’isola bipartisan perché oltre a possederci un appartamento sia Gasbarri che Fini, c’è anche un villaggio che si chiama ufficialmente Marettimo Residence, formato da 42 appartamenti (http://www.marettimoresidence.it/ita/home.php) che sono un vero controsenso in un environment quale quello che ho descritto (è vietato gettare l’ancora intorno a Marittimo anche ai “marinai” residenti). Ho detto isola bipartisan perché se indicando col dito Marettimo Residence, domandate a chiunque sull’isola “cosa sono quelle costruzioni là” la risposta a gran voce è : “ma quello è Villaggio Prodi !”

Poiché il “Professore” è collega di Francesco, e poiché l’Ateneo Bolognese permette guadagni così significativi, a quando andiamo tutti a trascorre le ferie a “Villaggio Benvenuti“ ?

Di Scalfaro ne penso anche peggio !

PS

Lo sapevate che Poste Italiane ha già emesso un francobollo con l'immagine (il faccione) del futuro Presidente del Consiglio, Professor Romano Prodi ?

Lo sapevate che dopo qualche giorno il francobollo è stato ritirato, per motivi igienici, su ordine del Ministero della Salute ?

Ebbene, il motivo è che oltre il 50 % degli utenti del servizio postale, sbagliavano la parte del francobollo su cui "sputare", per attaccarlo alla lettera da spedire !


Vi abbiamo salvato il culo 

Dal Guardian di oggi:
"Il cadavere del Ministro Tenaglia trovato appeso sotto il Black Friars Bridge. Il post mortem suggerisce che si sia impiccato da solo, ma che lo abbiano aiutato in diversi".
Ci e' toccato a noi 'spatriati togliervi dai casini, che' da voi non eravate capaci di levarvi un nano di culo. Alla mia prossima venuta mi aspetto la banda e fegatelli e vino fino a farmeli uscire dagli orecchi.
Cosi' mi spiego l'inatteso voto dell' emigrante:
1) C'e' per il mondo una nuova generazione di emigranti, emigrati ne' poveri, ne' ignoranti (almeno non troppo).
2) L' amor patrio di chi ce l'aveva deve essere uscito malconcio dal vedere i resoconti dall' Italia relegati nella sezione umoristica di stampa e TV di tutto il mondo.
3) Dai dai, gli emigrati nell' Occidente sviluppato, si devono essere resi conto di quanto sia piu' piacevole vivere in paesi anche solo moderatamente civili.
4) Agli anziani sopravvissuti dell' emigrazione povera, per lo piu' terroni, non deve essere sembrata di buon gusto l'alleanza con la Lega.
5) I loro figli, nati e/o cresciuti qui, devono aver perso il gusto della farsa.

C'e' poi da dire - ma questo sarebbe valso anche per gli italiani 'm patria - che nell' Unione c'era tutto l' arco costituzionale, fatta eccezione per gli ex-fascisti, che sarebbe l'ora che facessero un altro passettino verso una destra europea, plebiscitaria anche se fatalmente attratta dall' autoritarismo, e lasciassero i cretini (Lega) e i pescecani al loro destino. Si potrebbe poi pensare al futuro... ma godiamoci la festa, ch'anco tardi a venir, si cominciava a non poterne piu'.
All' avvicinarsi della Pasqua, il pensiero corre a quel procio del commendator Verita' che sara' a marinarsi nella retzina.
Di tra i cannibali, intanto, il vostro naufrago sull' isola che non fu di Ulisse (ma insomma, per chi hai votato, Gherardo, non mi tenere sulle spine, in quali innominabili abissi hai gettato il tuo suffrazio?), in astinenza da quaresimali, ricambia l'abbraccio fraterno e augura a tutti una pasqua coi fiocchi.

Cannibal Jack

PS: domani sera vado a vedere i Rolling Stones che suonano nel parco dietro a casa mia. Malgrado gli Stones siano un pilastro fondamentale della mia formazione e della colonna sonora della mia vita e ancor piu' malgrado la mia adorazione per Keith Richards - da sempre mio role model - e anche per Charlie Watts, non so nemmeno che musica facciano di questi tempi e avevo deciso di non andarci. Quando poi ho saputo che suonavano nel parco dietro casa mia, mi sono visto solo (le femmine sono negli USA, con rispetto parlando, Roberto), di notte, con il quartiere inondato dalla chitarra di Keith: un cuore spezzato. Cosi' ho rotto gli indugi e domani sera saro' li' con l'incerato, gli stivali di gomma, il Sudovest e l'ombrello, ben incanapato, a tu per tu coi RS, sotto uno scroscio di pioggia.

Ringrazio Gherardo per il suo commento, per me sempre importante e, in questa occasione, particolarmente lusinghiero. Gli auguro un felice soggiorno nella sua Itaca e, contemporaneamente, il mio pensiero va a un'altra isola, che ha il privilegio di accogliere un altro illustre e amato QuintoCiino (o Quinticiano; o VCiino; o ... ; o Albanesovich; Albanesovets; o ... ), al quale non voglio fare il torto di esplicitare qui il suo nome, certo che occorrerà spontaneamente alla mente e al cuore di tutti.
E vorrei chiedere a Gherardo: com'è che, conversando con interlocutori che si dicono di destra, Prodi e l'ex Presidente Scalfaro mi sembra emergano spesso come idoli polemici senza eguali; anzi, persone accusate, in forma generale, di gravissime malversazioni e perversioni politico-morali? Gherardo, ad esempio, compara su questi pics Prodi a Eltsyn per grado di corruzione (la "Faniglia"). Qualcun altro ha notato questo fenomeno? Qualcuno ha una spiegazione?
Un augurio di serenità e benessere anche a tutti gli altri.

francesco

BUONA PASQUA 

Cari Auguri di Buona Pasqua a tutti voi.
Stefano Curatolo

mercoledì, aprile 12, 2006

Sarà Provvidenza o Culo ? 

Innanzi tutto ..... concordo come sempre, sia "di testa" ma ancor più "di cuore", con quanto dice Francesco, a cui sono molto affezionato per le continue liti pseudo-politiche giovanili (dei contenuti me ne fregava poco, mi piaceva lo scontro dialettico ). Concordo, dicevo, con Francesco su molti aspetti dell'analisi, un pò meno sulle conclusioni non propriamente frutto di un processo aristotelico. Ma vengo al punto :
Sarà Provvidenza (manzoniana) o Culo (prodiano) ?
E' la seconda volta (mi fa un pò schifo scriverlo) che Prodi vince, per così dire, le elezioni, ed è la seconda volta che le vince nonostante che la somma dei voti entrambe le volte gli sia stata sfavorevole. Anche questa volta sommando i voti di Camera e Senato il Centro/Sinistra ne ha avuti meno del Centro/Destra ma ...... proporzionale o maggioritario che siano, con i vari premi di maggioranza può vincere anche chi ha perso !
Per me, a cui il Manzoni stava un pò sulle palle, è inverecondo culo, ma ..... essendo io un pensionato senza problemi di eredità o di rendite finanziarie (e quel poco che avevo l'ho sistemato prima, copiando quanto fatto dalla "Famiglia Prodi") per me non cambia assolutamente niente; e martedì prossimo "vi penserò" tutti da Ithaca dove vado a trascorrere la Pasqua Ortodossa (è una settimana dopo la nostra ed è la più importante festa dell'anno per gli orodossi, che organizzano feste mirabolanti).
Un saluto ma ...... a fine Aprile torno in Italia e vorrei "mangiare", come dice Francesco !
Roberto: ora che un baciapile democristiano ha vinto, dovresti essere al settimo cielo, e sulle ali dell'entusiasmo .... organizzaci tu per maggio !
Gherardo

martedì, aprile 11, 2006

francesco 

Oggi, martedì, 11 aprile, ore 16.00, direi che le elezioni sono andate bene per il centro-sinistra. Il premio di maggioranza ha backfired contro la CdL e gli italiani all'estero hanno votato diversamente da quanto ci si poteva aspettare, più in linea con l'elettorato in Italia. Mi pare anche che Diamanti abbia ragione dicendo che uno spostamento di voti dalla CdL al centro- sinistra c'è stato: infatti, rispetto alle ultime politiche, ha votato in Italia pù del 2% di elettori in più.
Inoltre, a sinistra, Rifondazione ha guadagnato solo poco, la Rosa nel pugno ha portato via voti solo dalla Margherita e la Margherita stessa ha ricevuto una lezione di modestia. Peccato che i moderatissimi DS non siano stati premiati per aver, loro sì, mangiato pane e cicoria negli ultimi anni fino a farne indigestione.
Chi scrive non ha mai creduto che il berlusconismo sarebbe crollato, in questa occasione. La rutilante fantasmagoria di cazzate italiote rovesciate dal suo portatore sull'elettorato avrebbero dovuto incenerirlo subito: ma essendo costui sopravvissuto fino al momento del voto, questo era un segno che quelle sciocchezze funzionano. Quel che non strozza, ingrassa.
Vittoria di misura: ma ricordiamoci che l'Italia è un paese intimamente di destra, cultrice dell'italianità, più che del bene nazionale. Di una destra senza senso della nazione e dello Stato, indisponibile allo sforzo di organizare gli interessi collettivi e buona essenzialmente solo a dare ciclicamente il via a improduttive redistribuzioni della ricchezza dello Stato e della società, per tutti coloro che intendono partecipare alla corsa (quiandi, non è fondamentalmente classista, nonostante la provocazione dell'ex premier sui figli degli operai: e questo è peggio, perché risulta democratizzata la corsa all'arricchimento sia illegale, sia non produttivo).
Sopratutto, L'Italia è un paese largamente anti-Stato, diffidente della legalità, insofferente delle regole e degli arbitri, immemore dei benefici delle tasse, in gran parte proteso a vivere alla giornata, amante dei successi che costano poca fatica, nel quale il "si salvi chi può!", in genere, è la causa e non la conseguenza dell'affondamento della nave. E in questa situazione ora il centro-sinistra ha vinto nonostante l'impaperamento di Prodi sulla patrimoniale e l'esibizione delle idee in proposito del sempre luciferino Bertinotti.
E poi c'è l'ideologia: il centro-sinistra ha vinto nonostante le chiacchiere globali sui "valori", il disastro di quella vera e propria provocazione del recente referendum sulla procreazione; e più in generale, nostante gli handicap cronici del centro-sinistra e della sinistra, il suo alto tasso di litigiosità e competizione interna.
Così, di tanto in tanto, il paese riesce a dare un colpo di reni, a ritenere che siano concepibili politiche migliori. A dare una chance di guida all'altra sua metà.
Date retta al nano: contentemose.

PS

Ma allora, in VC si mangia, o no?

lunedì, aprile 03, 2006

Non ho oggi tempo di replicare qualcosa a Roberto, mi limito però a definire il suo approccio con gli "americani" un pò ........ razzista. Ritengo Roberto "in buona fede", nel senso che non se ne è reso conto mentre scriveva, ma non vedo molta differenza fra il suo approccio verso gli americani rispetto a quella che tutti noi esecriamo quando nel mirino ci sono "negri", "extracomunitari" o quanti altri (senza andare al passato ben noto a tutti).
Oggi voglio solo battere il ferro finchè è caldo: tutti noi abbiamo assistito alla vicenda del povero bimbo (Tommaso) massacrato dopo poche ore che era stato rapito da un individuo spregevole già condannato in due gradi di giudizio (patteggiato) a sei anni di prigione ma uscito dopo meno di uno.
Tutti ci domandiamo com'è possibile che fosse libero nonostante i reati commessi in precedenza, e le relative condanne ?
Ecco la risposta: la sua condanna risale a prima del 2004, anno in cui il famigerato Guardasigilli Castelli (della banda Berluscones) ha cambiato un dispositivo di Legge, a dispetto della sinistra che ha ritenuto la modifica una iniziativa "fascista" (ovviamente non retroattivo) in base al quale quest'uomo sarebbe stato ancora associato alle patrie galere e quindi non in grado di massacrare il piccolo Tommaso.
Si vede che fra le leggi "ad personam Berlusconam" gli è scappata anche una leggina fascista ma "di buon senso".
Ci risentiamo ........ Gherardo

domenica, aprile 02, 2006

Ma c'è un incerto? 

Da Roberto.
I sondaggi preeelettorali dicono che c'e' ancora una percentuale non piccola di incerti, probabilmente determinanti. Ma io non credo che nel nostro spazio virtuale, il gianblog, ci sia un solo incerto: se c 'e' si dichiari e saro' felice di dilungarmi. In caso contrario si ha un po' l'impressione di parlare al vento, perche' niente fara' cambiare opinione a Gherardo.
Non ho voglia di controbattere sulle vecchie operazioni di Prodi, che secondo me non ha affatto dilapidato. Sono convinto che, in caso di vittoria, Prodi restera' al governo, mentre Berlusca, anche in caso di sconfitta, abbia intenzione di restare a capo dell'opposizione, ultima trincea a difesa dei suoi interessi.

Inoltre sono per me determinanti questi fatti.
Nei cinque anni di governi del centrosinistra le cose in Italia, per me personalmente e per quelli che conosco, sono andate meglio che nei cinque anni di governo Berlusconi. Punto.
Berlusca, e chi per lui, possono sciorinare tutte le cifre che vogliono, dare la colpa al'euro, alla congiuntura internazionale, ai disastri dei governi precedenti, tutte questioni sulle quali potrei controbattere, ma non ne ho voglia. Mi basta quanto sopra.

Poi alcuni problemi di fondo.
Prodi e' europeista, Berlusconi no.
Berlusconi ha mandato truppe italiane in Irak e io sono contrario.
Berlusconi e' filoamericano e gli americani sono i piu' sgradevoli fra i clienti stranieri che frequentano l'albergo dove lavoro: sono quelli che rientrano piu' tardi, che usano parole abbreviate e iniziali, fregandosene delle altrui difficolta' di comprensione, che telefonano a tutte le ore della notte fregandosene delle differenze di fuso orario (che pure esistono anche per altri), e potrei continuare.
Berlusconi ha creato contraddizioni fra l'Italia e altri paesi europei, l'esatto contrario di quanto ci serve.
Berlusconi e' calvo, ricco e antipatico (e in questi cinque anni e' diventato piu' ricco, a differenza della maggior parte degli altri italiani). E' diventato anche meno calvo, ma questo me lo rende solo piu' antipatico, oltre che piu' finto.
Infine, ma non meno importante, Berlusconi significa Milan, squadra di calcio che odio dalla piu' tenera infanzia, quando nel 1959, batte' la Fiorentina, che da prima in classifica divenne seconda (e cosi' fini'), in una partita che i miei fratelli andarono a vedere senza di me, che ero troppo piccolo. Fiorentina-Milan (5-2) del campionato 1961-62 fu la prima partita che vidi allo stadio: nella partita di ritorno la Fiorentina ando' a Milano prima in classifica e perse (scudetto al Milan). Considerazione: solo un essere viscido come Emilio Fede puo' cambiare squadra del cuore (e infatti cambiando padrone cambio' squadra, passando dalla Juve al Milan). Le persone normali al massimo possono cambiare moglie.

Se c'e'davvero un incerto sono disposto a discutere di tutto, a parte il tifo per la Fiorentina e la calvizie di Berlusconi.

Buonanotte da Roberto

sabato, aprile 01, 2006

S'ode a destra uno squillo di tromba 

S'ode a destra uno squillo di tromba. A sinistra nessuno risponde. Capisco che l'assenza di programmi non dia materia per lunghe risposte, ma che diamine!
Gherardo, Gherardo, ragazzaccio impertinente. Allargati quanto vuoi, ma non mi venire a raccontare che non sai nulla del montanelliano "turarsi il naso". Non ricordo, nel mio passato, di aver mai votato contento del menu sulla scheda; te si?
Non so bene dei peccati di Prodi: manco da un po' e quando ero li' evitavo accuratamente i dettagli dell' informazione in generale, perche' non mi bastava lo stomaco.
Non ricordo neppure di essere rimasto mai particolarmente impressionato dai Mastella i Casini, o i D'Alema che sembri aspettare a gloria: a vederli in televisione mi facevano venire i brividi e ripensando alle liste di epurazione tra i politici pre novanta (chi corrotto e quanto) poco mi interessa: erano tutti li' hanno visto - come minimo - e non hanno aperto bocca; non hanno nemmeno pigolato ai loro compari un richiamo "state composti a tavola": conniventi. Fuori dai coglioni.
Ma le scelte si fanno su criteri relativi (questo meglio di quello), non assoluti (questo perche' fantastico), e mio fratello (sinistro), mi ha ripetutamente detto in questi anni "contiamo sui Casini e i Prodi - figurati un po' - almeno quelli hanno il senso dello stato".
Oltre tutto, a meno che l'elettorato che vota nani e Bossi vari non torni al benpensantismo conservatore degli schieramenti di governo della prima repubblica (mi verrebbe da dire della repubblica e basta, per distinguere dal peronismo da fine settimana di codesta cricca di dilettanti allo sbaraglio del bene comune e dall' elettroencefalogramma piatto della sinistra), ci sta che non sia facile come dici liberarsi di codesta miseria che vi governa e che il centro sia ormai parte permanente della sinistra (che piu' che sinistra chiamerei schieramento costituzionale).
Fate quello che vi pare, ma fate sparire sua quel Macario a scartamento ridotto e la sua corte di saltimbanchi. I Fascisti - pardon, ex-fascisti - possono restare: confronto ai loro alleati paiono quasi decenti - e' vero che non ci vuole molto - e Fini un cretino non e'.
Vi lascio alle vostre coscienze e alle urne ("confortate di pianto").
Io il mio missile cruise lo ho sparato.
Saluti australi

Cannibal Jack

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