domenica, aprile 02, 2006
Ma c'è un incerto?
Da Roberto.
I sondaggi preeelettorali dicono che c'e' ancora una percentuale non piccola di incerti, probabilmente determinanti. Ma io non credo che nel nostro spazio virtuale, il gianblog, ci sia un solo incerto: se c 'e' si dichiari e saro' felice di dilungarmi. In caso contrario si ha un po' l'impressione di parlare al vento, perche' niente fara' cambiare opinione a Gherardo.
Non ho voglia di controbattere sulle vecchie operazioni di Prodi, che secondo me non ha affatto dilapidato. Sono convinto che, in caso di vittoria, Prodi restera' al governo, mentre Berlusca, anche in caso di sconfitta, abbia intenzione di restare a capo dell'opposizione, ultima trincea a difesa dei suoi interessi.
Inoltre sono per me determinanti questi fatti.
Nei cinque anni di governi del centrosinistra le cose in Italia, per me personalmente e per quelli che conosco, sono andate meglio che nei cinque anni di governo Berlusconi. Punto.
Berlusca, e chi per lui, possono sciorinare tutte le cifre che vogliono, dare la colpa al'euro, alla congiuntura internazionale, ai disastri dei governi precedenti, tutte questioni sulle quali potrei controbattere, ma non ne ho voglia. Mi basta quanto sopra.
Poi alcuni problemi di fondo.
Prodi e' europeista, Berlusconi no.
Berlusconi ha mandato truppe italiane in Irak e io sono contrario.
Berlusconi e' filoamericano e gli americani sono i piu' sgradevoli fra i clienti stranieri che frequentano l'albergo dove lavoro: sono quelli che rientrano piu' tardi, che usano parole abbreviate e iniziali, fregandosene delle altrui difficolta' di comprensione, che telefonano a tutte le ore della notte fregandosene delle differenze di fuso orario (che pure esistono anche per altri), e potrei continuare.
Berlusconi ha creato contraddizioni fra l'Italia e altri paesi europei, l'esatto contrario di quanto ci serve.
Berlusconi e' calvo, ricco e antipatico (e in questi cinque anni e' diventato piu' ricco, a differenza della maggior parte degli altri italiani). E' diventato anche meno calvo, ma questo me lo rende solo piu' antipatico, oltre che piu' finto.
Infine, ma non meno importante, Berlusconi significa Milan, squadra di calcio che odio dalla piu' tenera infanzia, quando nel 1959, batte' la Fiorentina, che da prima in classifica divenne seconda (e cosi' fini'), in una partita che i miei fratelli andarono a vedere senza di me, che ero troppo piccolo. Fiorentina-Milan (5-2) del campionato 1961-62 fu la prima partita che vidi allo stadio: nella partita di ritorno la Fiorentina ando' a Milano prima in classifica e perse (scudetto al Milan). Considerazione: solo un essere viscido come Emilio Fede puo' cambiare squadra del cuore (e infatti cambiando padrone cambio' squadra, passando dalla Juve al Milan). Le persone normali al massimo possono cambiare moglie.
Se c'e'davvero un incerto sono disposto a discutere di tutto, a parte il tifo per la Fiorentina e la calvizie di Berlusconi.
Buonanotte da Roberto
I sondaggi preeelettorali dicono che c'e' ancora una percentuale non piccola di incerti, probabilmente determinanti. Ma io non credo che nel nostro spazio virtuale, il gianblog, ci sia un solo incerto: se c 'e' si dichiari e saro' felice di dilungarmi. In caso contrario si ha un po' l'impressione di parlare al vento, perche' niente fara' cambiare opinione a Gherardo.
Non ho voglia di controbattere sulle vecchie operazioni di Prodi, che secondo me non ha affatto dilapidato. Sono convinto che, in caso di vittoria, Prodi restera' al governo, mentre Berlusca, anche in caso di sconfitta, abbia intenzione di restare a capo dell'opposizione, ultima trincea a difesa dei suoi interessi.
Inoltre sono per me determinanti questi fatti.
Nei cinque anni di governi del centrosinistra le cose in Italia, per me personalmente e per quelli che conosco, sono andate meglio che nei cinque anni di governo Berlusconi. Punto.
Berlusca, e chi per lui, possono sciorinare tutte le cifre che vogliono, dare la colpa al'euro, alla congiuntura internazionale, ai disastri dei governi precedenti, tutte questioni sulle quali potrei controbattere, ma non ne ho voglia. Mi basta quanto sopra.
Poi alcuni problemi di fondo.
Prodi e' europeista, Berlusconi no.
Berlusconi ha mandato truppe italiane in Irak e io sono contrario.
Berlusconi e' filoamericano e gli americani sono i piu' sgradevoli fra i clienti stranieri che frequentano l'albergo dove lavoro: sono quelli che rientrano piu' tardi, che usano parole abbreviate e iniziali, fregandosene delle altrui difficolta' di comprensione, che telefonano a tutte le ore della notte fregandosene delle differenze di fuso orario (che pure esistono anche per altri), e potrei continuare.
Berlusconi ha creato contraddizioni fra l'Italia e altri paesi europei, l'esatto contrario di quanto ci serve.
Berlusconi e' calvo, ricco e antipatico (e in questi cinque anni e' diventato piu' ricco, a differenza della maggior parte degli altri italiani). E' diventato anche meno calvo, ma questo me lo rende solo piu' antipatico, oltre che piu' finto.
Infine, ma non meno importante, Berlusconi significa Milan, squadra di calcio che odio dalla piu' tenera infanzia, quando nel 1959, batte' la Fiorentina, che da prima in classifica divenne seconda (e cosi' fini'), in una partita che i miei fratelli andarono a vedere senza di me, che ero troppo piccolo. Fiorentina-Milan (5-2) del campionato 1961-62 fu la prima partita che vidi allo stadio: nella partita di ritorno la Fiorentina ando' a Milano prima in classifica e perse (scudetto al Milan). Considerazione: solo un essere viscido come Emilio Fede puo' cambiare squadra del cuore (e infatti cambiando padrone cambio' squadra, passando dalla Juve al Milan). Le persone normali al massimo possono cambiare moglie.
Se c'e'davvero un incerto sono disposto a discutere di tutto, a parte il tifo per la Fiorentina e la calvizie di Berlusconi.
Buonanotte da Roberto
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