mercoledì, aprile 19, 2006
Non sara' facile...
Da Roberto.
OK la sinistra ha vinto con una maggioranza risicatissima: Non sarai' facile governare. Non tanto per i problemi di maggioranza parlamentare, ma per i problemi di consenso nel paese. Intendo dire che non basta fare una legge che proibisce di passare col rosso. Se il cinquanta per cento delle auto passa col rosso, non ci saranno mai abbastanza vigili per multare tutti.
Il governo Berlusconi, a mio parere, ha portato avanti una politica la cui essenza si puo' riassumere nello slogan: "ognuno si faccia i fatti suoi e persegua il proprio interesse e tutto, a cominciare dall'economia, andra' per il meglio" (un po' una nuova edizione della 'mano invisibile' di Adam Smith, con l'idea di fondo che meno interventi dele istituzioni ci sono e meglio e', salvo poche eccezioni che non elenco). Se le cose non hanno funzionato si da' la colpa a una sfortunata somma di condizioni 'esterne' all'Italia (euro, 11 settembre, crisi petrolifera, concorrenza sleale della Cina, ecc.), nonche' alle resistenze di sindacati, opposizione o chi altro ha remato contro la politica governativa.
Credo che anche la sinistra avra' i suoi guai, perche' vedo gia' il formarsi di due linee alternative. Infatti su Repubblica leggo che 'occorreranno delle forti liberalizzazioni che creino concorrenza e conseguente abbassarsi delle tariffe'. Sul Manifesto che 'le privatizzazioni hanno creato soprattutto monopoli privati al posto di quelli statali, senza benefici per la collettivita'. Credo che occorra agire 'cum grano salis'. Ma quelli della C che ne pensano?
OK la sinistra ha vinto con una maggioranza risicatissima: Non sarai' facile governare. Non tanto per i problemi di maggioranza parlamentare, ma per i problemi di consenso nel paese. Intendo dire che non basta fare una legge che proibisce di passare col rosso. Se il cinquanta per cento delle auto passa col rosso, non ci saranno mai abbastanza vigili per multare tutti.
Il governo Berlusconi, a mio parere, ha portato avanti una politica la cui essenza si puo' riassumere nello slogan: "ognuno si faccia i fatti suoi e persegua il proprio interesse e tutto, a cominciare dall'economia, andra' per il meglio" (un po' una nuova edizione della 'mano invisibile' di Adam Smith, con l'idea di fondo che meno interventi dele istituzioni ci sono e meglio e', salvo poche eccezioni che non elenco). Se le cose non hanno funzionato si da' la colpa a una sfortunata somma di condizioni 'esterne' all'Italia (euro, 11 settembre, crisi petrolifera, concorrenza sleale della Cina, ecc.), nonche' alle resistenze di sindacati, opposizione o chi altro ha remato contro la politica governativa.
Credo che anche la sinistra avra' i suoi guai, perche' vedo gia' il formarsi di due linee alternative. Infatti su Repubblica leggo che 'occorreranno delle forti liberalizzazioni che creino concorrenza e conseguente abbassarsi delle tariffe'. Sul Manifesto che 'le privatizzazioni hanno creato soprattutto monopoli privati al posto di quelli statali, senza benefici per la collettivita'. Credo che occorra agire 'cum grano salis'. Ma quelli della C che ne pensano?
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