sabato, gennaio 07, 2006
Ancora, ancora sul Nucleare
Da Gherardo
Proseguo sul tema “nucleare” con alcune considerazioni, qualcuna delle quali presa da un dibattito trasmesso da Radio24 la scorsa settimana quando ….. erano stati parzialmente chiusi i rubinetti del GAS russo.
Ovviamente ciascuna delle considerazioni, sia queste che le precedenti di Roberto, non ha una conseguenza logica che di per sé “abilita” o “boccia” il nucleare (se così fosse sarebbe facile prendere una decisione), più semplicemente cerca di riempire le caselle di un puzzle sulla base del quale poter prendere una decisione (alla svelta perché GAS docet).
- Per la costruzione di una Centrale Nucleare della più moderna tecnologia (e sicurezza) non sono più necessari 15 anni, bensì oggi si possono stimare 5 anni (Radio24)
- Lo smaltimento delle scorie radioattive può essere realizzato in due modi, già attualmente utilizzati da chi fa uso di Centrali Nucleari (Radio24):
A) Stoccandole in apposite strutture di cemento da collocare profondamente sotto terra
B) Lasciandole nelle Centrali che le hanno trattate e prodotte, dopo la loro dismissione
C) Assolutamente NO, un ricondizionamento rapido come fece il Governo Italiano di allora perché questo ha avuto un costo devastante senza alcun vantaggio (neanche per l’ambiente); fu una sorta di crociata insensata
- La Germania non ha deciso “recentemente” di rinunciare al Nucleare, la Germania lo ha deciso il giorno dei risultati elettorali della passata legislatura, a seguito dei quali Schroeder fu costretto a chiedere i voti dei Verdi (forti in Germania) per formare il Governo ed il “prezzo” fu abiurare al Nucleare.
Recentemente la signora Merkel ha bloccato il piano di dismissione delle Centrali Nucleari e la scorsa settimana (quella della crisi del GAS russo) il Ministro dell’Economia tedesco, Michael Gros, ha testualmente dichiarato “A noi dei problemi del gas russo importa poco, ci è sufficiente riaprire un pò la chiavetta che oggi limita la produzione di energia tramite tecnologia nucleare e possiamo fare a meno del Gas russo".
Schroeder, oggi dipendente di Putin e Direttore delle Esportazioni in Europa della GAZPROM …. non è d’accordo, of course !
- Per quanto concerne Rubbia (che ho conosciuto di persona e di cui conosco aneddoti non fantasiosi ma “veri”), io credo che la principale caratteristica che lo contraddistingue sia la “voglia di stupire” e quindi raramente ha opinioni coerenti nel tempo (al prossimo incontro mangereccio vi racconto qualche aneddoto rubbiesco).
- Su come “comunicare” ai posteri dove stanno le scorie ….lasciamo dire le sue cazzate ad Eco, ed anche ad eventuali “ricercatori americani” (citarli è sempre il miglior modo per dimostrare che Cristo è morto di sonno) perché i parametri di valutazione basati sul passato (geroglifici and so on) sono resi invalidi dalla differente velocità della "evoluzione" nei tempi, sia passati che presenti e quindi anche futuri.
In fine, è certamente un buon punto di riflessione il Duomo ed i suoi 120 anni necessari a farlo (ma non finirlo) perché questo dimostra che l’uomo non deve vivere alla giornata e navigare a vista (come si fa oggi), bensì fare dei piani che tengano conto di oggi, domani e dopodomani (anche se non ne vedremo noi gli esiti finali) e proprio in quest’ottica va fatta la strategia; ma la lettera che vi mandai sul “nucleare” questo diceva : Non cancelliamo a priori una strada perché l’abbiamo negata trent’anni orsono, rivalutiamo tutto alla luce delle conoscenze di oggi e delle prospettive di domani !
Saluti a tutti
Gherardo
Proseguo sul tema “nucleare” con alcune considerazioni, qualcuna delle quali presa da un dibattito trasmesso da Radio24 la scorsa settimana quando ….. erano stati parzialmente chiusi i rubinetti del GAS russo.
Ovviamente ciascuna delle considerazioni, sia queste che le precedenti di Roberto, non ha una conseguenza logica che di per sé “abilita” o “boccia” il nucleare (se così fosse sarebbe facile prendere una decisione), più semplicemente cerca di riempire le caselle di un puzzle sulla base del quale poter prendere una decisione (alla svelta perché GAS docet).
- Per la costruzione di una Centrale Nucleare della più moderna tecnologia (e sicurezza) non sono più necessari 15 anni, bensì oggi si possono stimare 5 anni (Radio24)
- Lo smaltimento delle scorie radioattive può essere realizzato in due modi, già attualmente utilizzati da chi fa uso di Centrali Nucleari (Radio24):
A) Stoccandole in apposite strutture di cemento da collocare profondamente sotto terra
B) Lasciandole nelle Centrali che le hanno trattate e prodotte, dopo la loro dismissione
C) Assolutamente NO, un ricondizionamento rapido come fece il Governo Italiano di allora perché questo ha avuto un costo devastante senza alcun vantaggio (neanche per l’ambiente); fu una sorta di crociata insensata
- La Germania non ha deciso “recentemente” di rinunciare al Nucleare, la Germania lo ha deciso il giorno dei risultati elettorali della passata legislatura, a seguito dei quali Schroeder fu costretto a chiedere i voti dei Verdi (forti in Germania) per formare il Governo ed il “prezzo” fu abiurare al Nucleare.
Recentemente la signora Merkel ha bloccato il piano di dismissione delle Centrali Nucleari e la scorsa settimana (quella della crisi del GAS russo) il Ministro dell’Economia tedesco, Michael Gros, ha testualmente dichiarato “A noi dei problemi del gas russo importa poco, ci è sufficiente riaprire un pò la chiavetta che oggi limita la produzione di energia tramite tecnologia nucleare e possiamo fare a meno del Gas russo".
Schroeder, oggi dipendente di Putin e Direttore delle Esportazioni in Europa della GAZPROM …. non è d’accordo, of course !
- Per quanto concerne Rubbia (che ho conosciuto di persona e di cui conosco aneddoti non fantasiosi ma “veri”), io credo che la principale caratteristica che lo contraddistingue sia la “voglia di stupire” e quindi raramente ha opinioni coerenti nel tempo (al prossimo incontro mangereccio vi racconto qualche aneddoto rubbiesco).
- Su come “comunicare” ai posteri dove stanno le scorie ….lasciamo dire le sue cazzate ad Eco, ed anche ad eventuali “ricercatori americani” (citarli è sempre il miglior modo per dimostrare che Cristo è morto di sonno) perché i parametri di valutazione basati sul passato (geroglifici and so on) sono resi invalidi dalla differente velocità della "evoluzione" nei tempi, sia passati che presenti e quindi anche futuri.
In fine, è certamente un buon punto di riflessione il Duomo ed i suoi 120 anni necessari a farlo (ma non finirlo) perché questo dimostra che l’uomo non deve vivere alla giornata e navigare a vista (come si fa oggi), bensì fare dei piani che tengano conto di oggi, domani e dopodomani (anche se non ne vedremo noi gli esiti finali) e proprio in quest’ottica va fatta la strategia; ma la lettera che vi mandai sul “nucleare” questo diceva : Non cancelliamo a priori una strada perché l’abbiamo negata trent’anni orsono, rivalutiamo tutto alla luce delle conoscenze di oggi e delle prospettive di domani !
Saluti a tutti
Gherardo
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