martedì, agosto 29, 2006
Medio Oriente
Cari amici,
è evidente che sono d’accordo con tutti voi (Arturo, Francesco, Robinson ……) ma voglio aggiungere due piccoli tasselli del mio pensiero.
SHARON
1 - Ho “scommesso” fino a qualche mese fa con parenti ed amici che Sharon sarebbe stato insignito del Premio Nobel per la Pace “a furor di popolo” dopo essere riuscito a realizzare la Pace in Medio Oriente.
Purtroppo mi sbagliavo sulla “permanenza in vita” (almeno quella attiva) di Sharon ed oggi penso che probabilmente, anche se fosse rimasto in attività, io avevo sottostimato la delinquente ingestibilità del fondamentalismo islamico, e quindi la Pace era più distante di quanto credessi.
2 - Penso che anche Sharon abbia dubitato che le azioni unilaterali che lui ed Israele stavano attuando potessero portare alla Pace, ma sottoprodotto di quanto attuato da Israele sarebbe stato, ed è stato, il dimostrare al Mondo (almeno a quello della gente di buonsenso ed in buona fede) che oggi la responsabilità di non poter realizzare due Stati vicini ed indipendenti non è degli “Ebrei”, bensì degli “Islamici”.
I vostri commenti me lo hanno dimostrato; credo che più di uno di coloro (e di voi) che hanno oggi “capito” com’è davvero la situazione, prima di Sharon avevano ben maggiori perplessità sulle ragioni ed i diritti (anche ad esistere) di Israele.
Darei volentieri qualche mese (se non anno) della mia vita pur di poter vedere finalmente Israele non più minacciata giornalmente di sparizione, e non perché io abbia particolari motivi di affetto per gli Israeliani, ma perché sarebbe la soddisfazione di vedere almeno una volta nella vita andata a buon fine un’impresa quasi disperata degna della massima ammirazione e stima.
Purtroppo però ……. c’è da fare i conti con l’IRAN, e tutti noi sappiamo cosa direbbe di questi tempi Catone, se fosse ancora in vita !
Saluti a tutti da Ithaca (rientrerò il 15 settembre ed anche quest’anno “bucherò” l’Orsigna)
Gherardo
è evidente che sono d’accordo con tutti voi (Arturo, Francesco, Robinson ……) ma voglio aggiungere due piccoli tasselli del mio pensiero.
SHARON
1 - Ho “scommesso” fino a qualche mese fa con parenti ed amici che Sharon sarebbe stato insignito del Premio Nobel per la Pace “a furor di popolo” dopo essere riuscito a realizzare la Pace in Medio Oriente.
Purtroppo mi sbagliavo sulla “permanenza in vita” (almeno quella attiva) di Sharon ed oggi penso che probabilmente, anche se fosse rimasto in attività, io avevo sottostimato la delinquente ingestibilità del fondamentalismo islamico, e quindi la Pace era più distante di quanto credessi.
2 - Penso che anche Sharon abbia dubitato che le azioni unilaterali che lui ed Israele stavano attuando potessero portare alla Pace, ma sottoprodotto di quanto attuato da Israele sarebbe stato, ed è stato, il dimostrare al Mondo (almeno a quello della gente di buonsenso ed in buona fede) che oggi la responsabilità di non poter realizzare due Stati vicini ed indipendenti non è degli “Ebrei”, bensì degli “Islamici”.
I vostri commenti me lo hanno dimostrato; credo che più di uno di coloro (e di voi) che hanno oggi “capito” com’è davvero la situazione, prima di Sharon avevano ben maggiori perplessità sulle ragioni ed i diritti (anche ad esistere) di Israele.
Darei volentieri qualche mese (se non anno) della mia vita pur di poter vedere finalmente Israele non più minacciata giornalmente di sparizione, e non perché io abbia particolari motivi di affetto per gli Israeliani, ma perché sarebbe la soddisfazione di vedere almeno una volta nella vita andata a buon fine un’impresa quasi disperata degna della massima ammirazione e stima.
Purtroppo però ……. c’è da fare i conti con l’IRAN, e tutti noi sappiamo cosa direbbe di questi tempi Catone, se fosse ancora in vita !
Saluti a tutti da Ithaca (rientrerò il 15 settembre ed anche quest’anno “bucherò” l’Orsigna)
Gherardo
domenica, agosto 27, 2006
Concordanch'io
Di solito sui temi qui sotto di Art & Frank non mi pronuncio, ne so' sempre troppo poco; per lo piu' l' informazione la evito. Ma word of mouth (lavoro e mogliera) e un po' di BBC World per vedere che vento tira, i suoni dell' umanita' sembrano arrivare comunque. La domanda che lo sprovvedut'io si pone e': ma se uno ti bombarda da oltre una frontiera, da nazione con stato impotente a andar bene, quanto si aspetta che qualcun'altro ci faccia qualcosa, prima di farci qualcosa noi? Se c'e' una certa urgenza, stare ad aspettare che ci faccia qualcosa qualchedun'altro e coi tempi della politica, puo' non essere il caso.
E concord' ioanco con la sintetica ed efficace analisi del compagno Benvenuti (che abbraccio).
Oggi qui le prime ampiamente preliminari avvisaglie della buona stagione - ch'anco tardi a venir non mi sia grave.
Bucaioli, a mangiare i funghi all' Orsigna, e io nulla.
Recentemente, un tale qui in televisione, parlando di Lovelock - mi pare - il kiwi che vinse i millecinque nel 36 a Berlino, diceva: "you know, for me that was the first time that I felt that we were not just on an island surrounded by fish".
Che e' da dove vi saluto.
Vs.
Robinson
E concord' ioanco con la sintetica ed efficace analisi del compagno Benvenuti (che abbraccio).
Oggi qui le prime ampiamente preliminari avvisaglie della buona stagione - ch'anco tardi a venir non mi sia grave.
Bucaioli, a mangiare i funghi all' Orsigna, e io nulla.
Recentemente, un tale qui in televisione, parlando di Lovelock - mi pare - il kiwi che vinse i millecinque nel 36 a Berlino, diceva: "you know, for me that was the first time that I felt that we were not just on an island surrounded by fish".
Che e' da dove vi saluto.
Vs.
Robinson
martedì, agosto 22, 2006
Sono d'accordo con Arturo. Dopo i passi decisivi fatti da Israele negli ultimi 15 anni verso i palestinesi, il terrorismo proveniente dalle file di questi ultimi ha sempre meno una dimensione politica nazionale e sembra essere sempre più parte di un giuoco di potere regionale, strumento di alcune potenze arabe. Nella stessa direzione è stata la graduale conversione di una parte importante del tradizionale movimento armato palestinese verso il radicalismo islamico. Certo, un giuoco analogo esisteva anche al tempo della guerra fredda: ma l'URSS (con tutti i suoi notori difetti) non era la Siria, o l'Iran... sotto diversi, sostanziali aspetti. Può essere discutibile la deciione di Sharon di elevare il muro divisorio tra i due stati: ma mi domando, per il resto, cosa di più poteva concedere Israele di quanto ha fatto Sharon.
Spero di vedere parecchi di voi all'Orsigna, la prossima settimana.
francesco
Spero di vedere parecchi di voi all'Orsigna, la prossima settimana.
francesco
mercoledì, agosto 09, 2006
Quelli della Gloriosa Sezione C
Quelli della Gloriosa Sezione C
Bisogna che vada in ferie !!!!
Penso che la posizione dei sinistri sulla questione arabo -israeliana vada riconsiderata.
Un dato è certo Israliani e palestinesi hanno diritto entrambi di esistere in stati indipendenti .E su questo dato incontrvertibile a cui si aggiunge l'integralismo islamico ed il terrorismo (11 settembre,madrid,londra and so on ) non si può appoggiare incondizionatamente la causa arabo-palestinese.
Infatti se qualcuno dall'Austria,dalla Croazia o Cipro cominciasse a tirare razzi sull'Italia penso che la nostra reazione sarebbe uguale a quella israeliana (lasciamo stare la capacità del nostro esercito) .Dunque appoggio la reazione israeliana ,come ho appoggiato l'interventi in Afganistan (un paese che esporta terrorismo va colpito) ed ho avuto invece forti dubbi sull'intervento in Iraq perchè penso che la democrazia occidentale non sia esportabile in quei paesi ma forse in nessun paese perchè essa deve nascere dai movimenti interni (si può aprire un bel dibattito).
Comunque essendo d'accordo con il destro bisogna che vada in ferie .
Io ne faccio poche e chiedo di essere compatito.Mi porto i due libri consigliati da francesco che sembrano estremamente interessanti.
un caro abbraccio
arturo
Bisogna che vada in ferie !!!!
Penso che la posizione dei sinistri sulla questione arabo -israeliana vada riconsiderata.
Un dato è certo Israliani e palestinesi hanno diritto entrambi di esistere in stati indipendenti .E su questo dato incontrvertibile a cui si aggiunge l'integralismo islamico ed il terrorismo (11 settembre,madrid,londra and so on ) non si può appoggiare incondizionatamente la causa arabo-palestinese.
Infatti se qualcuno dall'Austria,dalla Croazia o Cipro cominciasse a tirare razzi sull'Italia penso che la nostra reazione sarebbe uguale a quella israeliana (lasciamo stare la capacità del nostro esercito) .Dunque appoggio la reazione israeliana ,come ho appoggiato l'interventi in Afganistan (un paese che esporta terrorismo va colpito) ed ho avuto invece forti dubbi sull'intervento in Iraq perchè penso che la democrazia occidentale non sia esportabile in quei paesi ma forse in nessun paese perchè essa deve nascere dai movimenti interni (si può aprire un bel dibattito).
Comunque essendo d'accordo con il destro bisogna che vada in ferie .
Io ne faccio poche e chiedo di essere compatito.Mi porto i due libri consigliati da francesco che sembrano estremamente interessanti.
un caro abbraccio
arturo
mercoledì, agosto 02, 2006
Libano - Siria - Giordania
Non sono certamente un “esperto” del Libano ma mi sembra che sia dura definirlo un paese democratico (o meglio democraticamente guidato) se è vero che, vado a memoria, circa un anno orsono il Presidente democraticamente eletto fu assassinato per mano siriana, e sostituito da un fantoccio di Damasco !
Sono invece un “testimone” di come si vive in Siria (le relazioni fra Siria, Iran ed Hezbollah sono ben note), e di come si vive in Giordania, avendoci trascorso assieme a mia moglie quasi un mese nel 2003; ve li racconto.
Siria
Paese potenzialmente ricco in quanto fertile e dotato di risorse petrolifere. Ciò nonostante la gente è sostanzialmente povera, non istruita, sempre incazzata, religiosamente fanatica (compreso anche chi ne farebbe volentieri a meno), ostile agli occidentali (pericolosa la notte fuori da un albergo). Nonostante abbia anche una grandissima attrattiva turistica per gli enormi ed importantissimi siti archeologici …… la guida che parlava italiano (imparato facendo il cameriere a Napoli venti anni fa) che ci ha accompagnato era oltre un anno che era disoccupato in quanto non aveva turisti da accompagnare perché i turisti hanno abbandonato una Siria dove ogni incrocio è dotato di una camionetta con soldati ad armi spianate verso chi transita. Le auto circolanti sono poche ed ormai tutte arrugginite. Molti gli immigrati dalla Palestina, mal gestiti.
Passaggio/confine fra Siria a Giordania
Vietato per Siriani e Giordani ed ammesso con pratiche burocratiche (e soldi) non banali per gli stranieri. Necessità quindi di cambiare auto ed accompagnatore.
Giordania
Paese sostanzialmente povero in quanto ad alta percentuale desertica e senza risorse petrolifere.
Ciò nonostante la gente è sostanzialmente istruita, tenore di vita simile ad un paese europeo in una zona non ricca, parla fluentemente l’inglese, di buon umore, aperta agli occidentali (in un paesino vicino a Petra volevano in tutti modi farci partecipare ad un matrimonio che stava per svolgersi), con ragazzi e ragazze che indossano magliette con la bandiera americana piuttosto che con il volto di Madonna, di Eminem o di Vieri. Le auto circolanti sono simili a quelle che si trovano in Europa, il confine con Israele non ha code ed è transitabile. Sul lato giordano del Mar Morto (il lato opposto è zona turistica israeliana) ogni 20 chilometri c’è una sorta di piccolo presidio militare composto da due soldati ed una mitragliatrice che …… non ti guardano neanche quando passi. E’ un vecchio retaggio post-bellico. Nessuna pattuglia in giro ed alberghi facenti parte delle grandi catene americane. Molti gli immigrati dalla Palestina, ma ben gestiti
Cosa pensano (ma sono rimasto al 2003) i Giordani:
“Sono trenta anni che il Medio Oriente è nella merda per colpa dei Siriani.
Infatti, persa a suo tempo, la guerra con Israele ed avendo trattato una resa in cui dovevamo cedere alcuni territori (noi la Cisgiordania e la Siria il Golan) noi abbiamo accettato la situazione e siamo ripartiti da quel punto, mentre i Siriani hanno da subito cercato di modificare quanto stabilito dalla resa, e per colpa di questo il Medio Oriente è sempre in fiamme !”
Overall
Una frase che contraddistingue sia Siriani che Giordani ma con …… differenti strategie e conseguenze è : “Siriani, Giordani e Palestinesi: tre nazioni ma un solo popolo !”
Gherardo
PS
Per l’Orsigna devo fare “passo” perché penso di rientrare fra il 15 ed il 20 settembre
Sono invece un “testimone” di come si vive in Siria (le relazioni fra Siria, Iran ed Hezbollah sono ben note), e di come si vive in Giordania, avendoci trascorso assieme a mia moglie quasi un mese nel 2003; ve li racconto.
Siria
Paese potenzialmente ricco in quanto fertile e dotato di risorse petrolifere. Ciò nonostante la gente è sostanzialmente povera, non istruita, sempre incazzata, religiosamente fanatica (compreso anche chi ne farebbe volentieri a meno), ostile agli occidentali (pericolosa la notte fuori da un albergo). Nonostante abbia anche una grandissima attrattiva turistica per gli enormi ed importantissimi siti archeologici …… la guida che parlava italiano (imparato facendo il cameriere a Napoli venti anni fa) che ci ha accompagnato era oltre un anno che era disoccupato in quanto non aveva turisti da accompagnare perché i turisti hanno abbandonato una Siria dove ogni incrocio è dotato di una camionetta con soldati ad armi spianate verso chi transita. Le auto circolanti sono poche ed ormai tutte arrugginite. Molti gli immigrati dalla Palestina, mal gestiti.
Passaggio/confine fra Siria a Giordania
Vietato per Siriani e Giordani ed ammesso con pratiche burocratiche (e soldi) non banali per gli stranieri. Necessità quindi di cambiare auto ed accompagnatore.
Giordania
Paese sostanzialmente povero in quanto ad alta percentuale desertica e senza risorse petrolifere.
Ciò nonostante la gente è sostanzialmente istruita, tenore di vita simile ad un paese europeo in una zona non ricca, parla fluentemente l’inglese, di buon umore, aperta agli occidentali (in un paesino vicino a Petra volevano in tutti modi farci partecipare ad un matrimonio che stava per svolgersi), con ragazzi e ragazze che indossano magliette con la bandiera americana piuttosto che con il volto di Madonna, di Eminem o di Vieri. Le auto circolanti sono simili a quelle che si trovano in Europa, il confine con Israele non ha code ed è transitabile. Sul lato giordano del Mar Morto (il lato opposto è zona turistica israeliana) ogni 20 chilometri c’è una sorta di piccolo presidio militare composto da due soldati ed una mitragliatrice che …… non ti guardano neanche quando passi. E’ un vecchio retaggio post-bellico. Nessuna pattuglia in giro ed alberghi facenti parte delle grandi catene americane. Molti gli immigrati dalla Palestina, ma ben gestiti
Cosa pensano (ma sono rimasto al 2003) i Giordani:
“Sono trenta anni che il Medio Oriente è nella merda per colpa dei Siriani.
Infatti, persa a suo tempo, la guerra con Israele ed avendo trattato una resa in cui dovevamo cedere alcuni territori (noi la Cisgiordania e la Siria il Golan) noi abbiamo accettato la situazione e siamo ripartiti da quel punto, mentre i Siriani hanno da subito cercato di modificare quanto stabilito dalla resa, e per colpa di questo il Medio Oriente è sempre in fiamme !”
Overall
Una frase che contraddistingue sia Siriani che Giordani ma con …… differenti strategie e conseguenze è : “Siriani, Giordani e Palestinesi: tre nazioni ma un solo popolo !”
Gherardo
PS
Per l’Orsigna devo fare “passo” perché penso di rientrare fra il 15 ed il 20 settembre
martedì, agosto 01, 2006
Sagra dei funghi all'Orsigna il 2 settembre
Chi vuole si iscriva, sul blog o con un messaggio (OK anche in segreteria telefonica), per sabato 2 settembre, all'Orsigna, possibilità di cui si era già parlato:
al'Mulino di Berto' c'è la 'sagra dei funghi' e mi sembra l'occasione giusta.
Roberto
0573/658911
al'Mulino di Berto' c'è la 'sagra dei funghi' e mi sembra l'occasione giusta.
Roberto
0573/658911
Io sono d'accordo con Primo Levi...
-Li avete contati? chiese Line.
-Dieci, - rispose Gedale (...)
-Dieci contro uno, - disse Mendel. - Abbiamo fatto come loro: dieci ostaggi per un tedesco ucciso.
- Il tuo è un conto sbagliato, -disse Line. - (...) vanno sul conto dei milioni di Auschwitz...
Mendel disse. - Il sangue non si paga col sangue. Il sangue si paga con la giustizia: Chi ha sparato alla Nera è stato una bestia, ed io non voglio diventare una bestia. Se i tedeschi hanno ucciso col gas, dovremo uccidere col gas tutti i tedeschi? Se i tedeschi uccidevano dieci per uno, e noi faremo come loro, diventeremo come loro, e non ci sarà pace mai più:
Gedale si intromise. - Forse hai ragione Mendel. Ma allora come si spiega che io adesso mi sento meglio?
Mendel si guardò dentro, poi ammise: - Sì, anch'io mi sento meglio, ma questo non dimostra niente.
(da 'Se non ora, quando?')
La questione della 'purezza linguistica' meriterebbe un discorso a parte. in sintesi penso che il fascismo esagerò, ma noi stiamo cadendo nell'eccesso oppposto.
Qualcuno ha fatto caso che in Francia e in Spagna dicono ancora 'coppa dei campioni' nelle rispettive lingue e noi no? e quando sento dire 'standing ovation' mi viene da ridere, perché qualcuno tenta di giustificare l'uso dell'inglese col fatto che è 'più conciso' dell'italiano, ma un'ovazione (dal latino ovis=pecora, cioè un sacrificio di pecore, grande, anche se inferiore al 'trionfo') in italiano è già 'in piedi', altrimenti è un semplice applauso e potrei continuare...
Roberto
p.s. il Libano è un paese democratico.
-Dieci, - rispose Gedale (...)
-Dieci contro uno, - disse Mendel. - Abbiamo fatto come loro: dieci ostaggi per un tedesco ucciso.
- Il tuo è un conto sbagliato, -disse Line. - (...) vanno sul conto dei milioni di Auschwitz...
Mendel disse. - Il sangue non si paga col sangue. Il sangue si paga con la giustizia: Chi ha sparato alla Nera è stato una bestia, ed io non voglio diventare una bestia. Se i tedeschi hanno ucciso col gas, dovremo uccidere col gas tutti i tedeschi? Se i tedeschi uccidevano dieci per uno, e noi faremo come loro, diventeremo come loro, e non ci sarà pace mai più:
Gedale si intromise. - Forse hai ragione Mendel. Ma allora come si spiega che io adesso mi sento meglio?
Mendel si guardò dentro, poi ammise: - Sì, anch'io mi sento meglio, ma questo non dimostra niente.
(da 'Se non ora, quando?')
La questione della 'purezza linguistica' meriterebbe un discorso a parte. in sintesi penso che il fascismo esagerò, ma noi stiamo cadendo nell'eccesso oppposto.
Qualcuno ha fatto caso che in Francia e in Spagna dicono ancora 'coppa dei campioni' nelle rispettive lingue e noi no? e quando sento dire 'standing ovation' mi viene da ridere, perché qualcuno tenta di giustificare l'uso dell'inglese col fatto che è 'più conciso' dell'italiano, ma un'ovazione (dal latino ovis=pecora, cioè un sacrificio di pecore, grande, anche se inferiore al 'trionfo') in italiano è già 'in piedi', altrimenti è un semplice applauso e potrei continuare...
Roberto
p.s. il Libano è un paese democratico.
Io sono d’accordo con Lévy ! ! !
La guerra di Israele contro Hezbollah come la guerra di Spagna del 1936.
Infatti, nel 1936 i fascismi si coalizzarono a sostegno di Franco e delle sue “falangi” inducendo le democrazie ed il comunismo ad unirsi per contrastarli.
La Guerra di Spagna prefigurò così la Seconda Guerra Mondiale !
I fascismi di allora hanno un parallelo nel “fascismo islamico” espresso dall’Iran del presidente Ahmadinejad e delle milizie sciite libanesi di Hezbollah.
Bernard Henry Lévy
Io sono d’accordo con Lévy ! ! !
Gherardo
PS
Per chi avesse dubbi sul “fascismo islamico” espresso dall’Iran e dal suo presidente Ahmadinejad, c’è la recente messa al bando in Iran dell’uso di termini stranieri (soprattutto inglesi ma non solo, anche ad esempio la parola “pizza”) che noi non abbiamo vissuto ma che i nostri genitori hanno ben conosciuto nel “ventennio”
Infatti, nel 1936 i fascismi si coalizzarono a sostegno di Franco e delle sue “falangi” inducendo le democrazie ed il comunismo ad unirsi per contrastarli.
La Guerra di Spagna prefigurò così la Seconda Guerra Mondiale !
I fascismi di allora hanno un parallelo nel “fascismo islamico” espresso dall’Iran del presidente Ahmadinejad e delle milizie sciite libanesi di Hezbollah.
Bernard Henry Lévy
Io sono d’accordo con Lévy ! ! !
Gherardo
PS
Per chi avesse dubbi sul “fascismo islamico” espresso dall’Iran e dal suo presidente Ahmadinejad, c’è la recente messa al bando in Iran dell’uso di termini stranieri (soprattutto inglesi ma non solo, anche ad esempio la parola “pizza”) che noi non abbiamo vissuto ma che i nostri genitori hanno ben conosciuto nel “ventennio”