giovedì, gennaio 25, 2007
Meditate gente, meditate !
Premesso che non so se sto scrivendo nel vecchio blog o nel nuovo (aspetto ad "uccidere" il vecchio che anche altri scrivano nel nuovo), v'ammollo la solita tiritera destrorza, ma ve la meritate (non è farina del mio sacco).
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I Ds hanno più che a cuore la famiglia: la propria, quella dei compagni e quella della lobby di appartenenza.
Fulgido esempio? Livia Turco, Ministro della Salute, donna di sacra fede dalemiana, anzi di più. Esponente di spicco della vigorosa lobby che fa capo al ministro degli Esteri, la Turco ha nel cuore D’Alema.
Le sue interviste e i suoi interventi-tipo non mancano mai di un inciso: «Ha ragione Massimo». Altra versione più articolata: «Sono d’accordo con Massimo». Poi si va avanti.
La Turco, benemerita, sta mettendo a ferro e a fuoco il Ministero. Per farlo ha chiamato accanto a sé, come consulenti, pochi, scelti, autorevoli esperti.
Tra loro ce n’è uno più scelto e più caro degli altri. Primario psichiatra, a Frascati, ha avuto la delega alla salute mentale, settore che il ministro vuole mettere sottosopra con un megapiano strategico.
Il consulente è senza baffi ed è gentile, ma va in barca a vela. Il dna è quello, e la Turco è felice. Lui si chiama Marco D’Alema.
Test d’intelligenza: chi è il di lui fratello?
A volte, le famiglie, quando sono unite, sono più potenti delle lobby. E in fondo, cosa sono le lobby se non delle famiglie?
In Parlamento, c’è il gruppo più influente di tutti, trasversale davvero, che determina tutte le strategie. Gli affiliati gli hanno dato un nome in codice. È la lobby dell’articolo 261: 2 anni, sei mesi, un giorno il tempo utile perché i parlamentari possano ottenere il diritto alla pensione.
Lobby assennate e lungimiranti.
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Salutissimi Gherardo
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I Ds hanno più che a cuore la famiglia: la propria, quella dei compagni e quella della lobby di appartenenza.
Fulgido esempio? Livia Turco, Ministro della Salute, donna di sacra fede dalemiana, anzi di più. Esponente di spicco della vigorosa lobby che fa capo al ministro degli Esteri, la Turco ha nel cuore D’Alema.
Le sue interviste e i suoi interventi-tipo non mancano mai di un inciso: «Ha ragione Massimo». Altra versione più articolata: «Sono d’accordo con Massimo». Poi si va avanti.
La Turco, benemerita, sta mettendo a ferro e a fuoco il Ministero. Per farlo ha chiamato accanto a sé, come consulenti, pochi, scelti, autorevoli esperti.
Tra loro ce n’è uno più scelto e più caro degli altri. Primario psichiatra, a Frascati, ha avuto la delega alla salute mentale, settore che il ministro vuole mettere sottosopra con un megapiano strategico.
Il consulente è senza baffi ed è gentile, ma va in barca a vela. Il dna è quello, e la Turco è felice. Lui si chiama Marco D’Alema.
Test d’intelligenza: chi è il di lui fratello?
A volte, le famiglie, quando sono unite, sono più potenti delle lobby. E in fondo, cosa sono le lobby se non delle famiglie?
In Parlamento, c’è il gruppo più influente di tutti, trasversale davvero, che determina tutte le strategie. Gli affiliati gli hanno dato un nome in codice. È la lobby dell’articolo 261: 2 anni, sei mesi, un giorno il tempo utile perché i parlamentari possano ottenere il diritto alla pensione.
Lobby assennate e lungimiranti.
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Salutissimi Gherardo
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