lunedì, ottobre 31, 2005
Pensioni e longevita'
Da Roberto.
A consolazione di chi non e' ancora andato in pensione, riporto questo articolo tratto da "Le scienze" on line, 29.10.2005.
Chi si ritira presto dal lavoro non vive più a lungo.
Alcuni ricercatori hanno confutato la teoria secondo la quale chi si ritira presto dal mondo del lavoro gode, come conseguenza, di una vita più lunga. In realtà, coloro che smettono di lavorare a 55 anni presenterebbero un tasso di mortalità quasi doppio rispetto a coloro che continuano a lavorare fino a 65 anni. Lo studio, pubblicato sulla rivista "British Medical Journal", ha coinvolto oltre 3500 impiegati dell'industria petrolchimica Shell che erano andati in pensione a 55, 60 o 65 anni di età.
Fra i fattori che potrebbero influenzare i risultati, secondo gli autori, non vanno esclusi i problemi di salute che costringono alcuni a smettere di lavorare prima. Tuttavia, essi non spiegherebbero interamente le differenze trovate, né lo farebbero fattori come il sesso o lo stato socioeconomico.Gli uomini hanno maggiori probabilità di morire in età più giovane rispetto alle donne, così come coloro che guadagnano di meno rispetto a quelli che guadagnano di più, ma anche dopo aver tenuto conto di questi elementi i ricercatori degli Shell Health Services hanno ancora trovato una notevole differenza fra i tassi di longevità associati alle differenti età di pensionamento.
Shan P. Tsai, Judy K. Wendt, Robin P. Donnelly, Geert de Jong, Farah S. Ahmed, "Age at retirement and long term survival of an industrial population: prospective cohort study", BMJ, doi: 10.1136/bmj.38586.448704.E0 (21 ottobre 2005).
© 2005 Le Scienze S.p.A
A consolazione di chi non e' ancora andato in pensione, riporto questo articolo tratto da "Le scienze" on line, 29.10.2005.
Chi si ritira presto dal lavoro non vive più a lungo.
Alcuni ricercatori hanno confutato la teoria secondo la quale chi si ritira presto dal mondo del lavoro gode, come conseguenza, di una vita più lunga. In realtà, coloro che smettono di lavorare a 55 anni presenterebbero un tasso di mortalità quasi doppio rispetto a coloro che continuano a lavorare fino a 65 anni. Lo studio, pubblicato sulla rivista "British Medical Journal", ha coinvolto oltre 3500 impiegati dell'industria petrolchimica Shell che erano andati in pensione a 55, 60 o 65 anni di età.
Fra i fattori che potrebbero influenzare i risultati, secondo gli autori, non vanno esclusi i problemi di salute che costringono alcuni a smettere di lavorare prima. Tuttavia, essi non spiegherebbero interamente le differenze trovate, né lo farebbero fattori come il sesso o lo stato socioeconomico.Gli uomini hanno maggiori probabilità di morire in età più giovane rispetto alle donne, così come coloro che guadagnano di meno rispetto a quelli che guadagnano di più, ma anche dopo aver tenuto conto di questi elementi i ricercatori degli Shell Health Services hanno ancora trovato una notevole differenza fra i tassi di longevità associati alle differenti età di pensionamento.
Shan P. Tsai, Judy K. Wendt, Robin P. Donnelly, Geert de Jong, Farah S. Ahmed, "Age at retirement and long term survival of an industrial population: prospective cohort study", BMJ, doi: 10.1136/bmj.38586.448704.E0 (21 ottobre 2005).
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