lunedì, febbraio 14, 2005
Storia di San Valentino
Credete che la festa di San Valentino sia stata inventata dai fioristi per vendere rose e dalla Perugina per i cioccolatini?
No, la festa ha origini antichissime.
Nell'antica Roma, pagana, il 15 Febbraio si festeggiavano i "Lupercalia", feste in onore del dio Lupercus protettore delle messi e del bestiame. Alla vigilia di questa festa (cioè il 14), le ragazze mettevano in una giara un bigliettino (o l’equivalente) con il loro nome che poi veniva estratto dai maschi. Avrebbero fatto coppia per tutto il tempo dei Lupercalia, ballando e cantando e spesso al termine dei festeggiamenti si sposavano.
Secondo altre versioni, perche' il rito della fertilita' fosse concluso, le coppie non si limitavano ai canti e ai balli e cambiavano ogni anno. Probabilmente proprio la seconda versione è la più antica e col tempo si è trasformata, almeno ufficialmente, nella prima.
Con l'avvento della Chiesa Cattolica quasi tutti i riti pagani legati alla terra e alle stagioni furono sostituiti con feste religiose.
L'esempio piu' evidente e' Natale: nessun Vangelo cita il 25 dicembre come data della nascita di Cristo. In dicembre, anche in Palestina, fa un freddo assassino e i pastori non se lo sognavano nemmeno di passare la notte all'aperto col gregge. Il 25 dicembre, pero', era la festa del Dio-Sole, perché coincideva col solstizio. Era quindi, una data simbolica che venne adottata dal 330 d.C. da Costantino che aveva grande interesse a sostituire le nuove credenze agli antichi culti.
Allora (dopo la riforma del calendario di Giulio Cesare) il solstizio d’inverno cadeva Il 25 dicembre, ma coi secoli “slittò” indietro fino al 13 dicembre, Santa Lucia (il giorno più corto che ci sia, in realtà che "c’era" nel medioevo). Con l’ultima riforma del calendario, quella “gregoriana” del Concilio di Trento (1575 o giù di lì) il solstizio è “stato spostato” al 21 dicembre, ma naturalmente non è stato spostato il Natale.
Potete divertirvi a individuare le “feste originali” trasformate in quelle cristiane:
San Giovanni, patrono di Firenze, era la festa di Marte, solstizio d’estate;
San Giuseppe, equinozio, era la festa della primavera (qualcuno ricorda ancora le mazze fiorite, dette di San Giuseppe, vendute davanti alle chiese?);
Sant’Antonio era la festa di Lug, divinità indoeuropea (su sui ci sarebbe da dire un sacco di cose, se a qualcuno interessa, se no pace)…
Comunque le feste pagane non venivano soppresse, ma sostituite da feste cristiane…
E cosi' fu anche per le celebrazioni del dio Lupercus.
Nel 496 d.C. Papa Gelasio annullo' questa festa pagana, di canti, di balli e di scopate, sostituendola con quella di San Valentino vescovo, sulla cui figura ci sono molte leggende, ne riporto tre.
Prima leggenda (della serie Harmony). Si narra che un giorno, sentendo due giovani litigare, Valentino ando' loro incontro porgendo una rosa e li invito' a prenderla in mano, insieme. Tornò l'amore tra i due.
Seconda versione (La signora delle camelie). Sabino, giovane centurione romano, si innamoro' di Serapia. I due volevano sposarsi, ma i genitori di lei si opponevano perché Sabino non era cristiano. Serapia lo convinse allora ad andare a catechismo dal Vescovo Valentino.
Qualche tempo dopo Serapia si ammalo' di tisi, Valentino fu chiamato al capezzale e Sabino lo supplico' affinche' non li separasse.
Valentino allora battezzo' il giovane e uni' i due in matrimonio.
La terza leggenda (innamorato e martire). Intorno all'anno 273 d.C. venne fatto arrestare dall'imperatore Claudio II, perché univa in matrimonio giovani coppie alle quali l'imperatore aveva negato il consenso. Durante la prigionia si innamorò della figlia cieca di uno dei guardiani del carcere. La giovane riacquistò la vista (potenza dell’amore) e prima dell’ esecuzione, Valentino, le scrisse un'ultima lettera firmandola "dal tuo Valentino" frase che e' arrivata fino ai nostri giorni.
Nel Medioevo divenne "patrono degli innamorati" anche perche' si pensava che il 14 febbraio, gli uccelli cominciassero a nidificare seguendo il risveglio della natura e dell'amore.
Vi siete commossi, razza di cinici, materialisti?
E allora pensate al vostro amore...
Auguri dal vostro sempre affezionato
Roberto
(le notizie di qui sopra provengono da ”Cacao”, giornale “in linea”; numeri del 1 febbario 2003, del 14 febbraio 2004, e da "Calendario. Le feste, i miti, le leggende e i riti dell’anno", di Alfredo Cattabiani,1988).
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