mercoledì, ottobre 13, 2004
L'equivoco del WC (da Roberto)
Qualche notte fa ho letto sul gianblog: ‘dalle piu’ lontane provincie della VC’.
Il sonno era tale che ho fatto fatica a capire che si trattava della quinta C e non ‘Vu C’. Quindi mi e’ tornato alla mente la vecchia storiella del WC (chi la ricorda salti pure di leggere da qui in poi, grazie).
In un paesino dell’Inghilterra di fine ‘800, una famigliola di cittadini ha visitato una casa che vorrebbe prendere in affitto per l’estate successiva. Ma al ritorno in citta’ vengono fatti commenti su tutte le stanze e appare chiaro che non si e’ visto il WC.
Vengono inviate due righe, chiedendo notizie in proposito, con scuse per la dimenticanza.
La lettera viene portata al pastore locale, che la legge ad alta voce e spiega che i ‘cittadini’ si riferiscono sicuramente alla ‘Wood Chapel’, la cappella nel bosco, per la quale il paesino e’ giustamente famoso (variante: la ‘Cappella Gallese’: Walles C.)
Con l’aiuto del pastore, viene quindi inviata una lettera di risposta (dove la distinzione fra maschile e femminile del WC e della ‘cappella’ esiste solo in Italiano).
Gentili signori,
vi assicuriamo che siamo famosi nei dintorni per il nostro WC, il piu’ grande e il migliore della contea, con quattrocento posti a sedere (tutti in velluto rosso) e duecento posti in piedi.
Le pareti sono coperte da pitture piene di realismo e con personaggi in tutte le pose. Tutti quelli che entrano rimangono stupiti e si trattengono sempre a lungo.
Che dire poi dell’illuminazione, che permette alla luce di risplendere e penetrare in modo uniforme dappertutto, cosi’ che ogni cosa possa essere osservata a tutto tondo, con splendidi effetti cromatici e di chiaroscuro, che permettono di apprezzare pienamente il modo in cui tutto concorre verso il fine a cui il luogo e’ stato dedicato.
L’edificio stesso e’ notevole e, benche’ sia secolare, tutto viene volutamente lasciato com’e’, in modo che ogni nuova generazione possa ammirare e apprezzare quello che hanno lasciato le generazioni precedenti.
Viceversa abbiamo superato gli sciocchi pregiudizi che nel passato prevedevano la separazione fra donne e uomini. Anche i bambini naturalmente partecipano insieme ai genitori o riuniti in gruppi nelle prime file.
L’acustica e’ veramente notevole e permette effetti sonori coinvolgenti che sembrano quasi essere rafforzati quando echeggiano armoniosamente fra le volte fino alle file piu’ distanti e tutti ne sono raggiunti, tanto che non e’ raro vedere le lacrime sui volti delle persone piu’ sensibili.
I boschi circostanti, pieni di ruscelli e di uccellini che cinguettano, contribuiscono a creare un’atmosfera veramente coinvolgente, tanto che a volte sono numerose le persone che restano ad ascoltare all’esterno, quando all’interno sono esauriti anche i posti in piedi.
Infatti , come avrete gia’ capito, non si tratta di uno di quei WC dove vanno poche persone ogni tanto, ma c’e’ viceversa un folto gruppo di assidui frequentatori che accorrono anche in carrozza o a cavallo , anche da luoghi notevolmente distanti e spesso portano con loro quello che viene inviato dai loro cari che non possono raggiungere il WC perche’ malati o impediti e contano ugualmente di sentirsi piu’ leggeri e di ricevere conforto dalle descrizioni di coloro che hanno potuto partecipare dal vivo e direttamente.
Si consiglia pertanto di venire la mattina presto per poter ottenere un posto a sedere. Mia moglie l’anno scorso dovette rimanere in piedi e la delusione fu tale che poi per un mese si trattenne dal tornare.
All’ingresso si viene forniti di fogli, con descrizioni minuziose che aiutano tutto lo svolgimento. Naturalmente se i fogli sono esauriti, si possono usare quelli usati dal vicino, o lo stesso foglio può ‘ essere conservato e usato piu’ volte.
Tutto quello che viene lasciato viene poi dato ai poveri e non di rado vengono anche giornalisti e fotografi, per far conoscere a tutti ogni aspetto del nostro WC, che e’ giustamente tanto famoso. Periodicamente vengono pubblicati resoconti dove sono elencati coloro che si sono distinti per la loro umanita’ e per la grandezza dei loro interventi.
Come accennato, sia le donne che gli uomini sono insieme nel nostro WC e non di rado sono le donne che prevalgono, ma tutti si stimolano gli uni con gli altri, cosi’ che regna un’unica armonia e vi assicuriamo senza false modestie che gli effetti si riverberano su tutta la contea, una contea dove, lo ribadiamo, e’ elevatissimo il numero dei frequentatori del nostro WC.
Siamo giustamente orgogliosi degli assidui frequentatori del nostro WC, che a testa alta ed eretti si volgono verso i toni piu’ elevati che l’uomo possa raggiungere. Uomini e donne di tutte le categorie e di tutte le classi sociali, dalle piu’ alte alle piu’ umili, sentono l’effetto del nostro WC anche quando ne sono lontani.
Il nostro WC e’ aperto a tutti e saremo felici se anche voi vorrete unirvi a noi e contribuire all’armonia e all’elevazione che ci caratterizzano e perche’ no?, anche a rendere piu’ grandi le nostre donazioni.
La risposta della famiglia fu negativa: rinunciarono alla casa e al WC.
Il sonno era tale che ho fatto fatica a capire che si trattava della quinta C e non ‘Vu C’. Quindi mi e’ tornato alla mente la vecchia storiella del WC (chi la ricorda salti pure di leggere da qui in poi, grazie).
In un paesino dell’Inghilterra di fine ‘800, una famigliola di cittadini ha visitato una casa che vorrebbe prendere in affitto per l’estate successiva. Ma al ritorno in citta’ vengono fatti commenti su tutte le stanze e appare chiaro che non si e’ visto il WC.
Vengono inviate due righe, chiedendo notizie in proposito, con scuse per la dimenticanza.
La lettera viene portata al pastore locale, che la legge ad alta voce e spiega che i ‘cittadini’ si riferiscono sicuramente alla ‘Wood Chapel’, la cappella nel bosco, per la quale il paesino e’ giustamente famoso (variante: la ‘Cappella Gallese’: Walles C.)
Con l’aiuto del pastore, viene quindi inviata una lettera di risposta (dove la distinzione fra maschile e femminile del WC e della ‘cappella’ esiste solo in Italiano).
Gentili signori,
vi assicuriamo che siamo famosi nei dintorni per il nostro WC, il piu’ grande e il migliore della contea, con quattrocento posti a sedere (tutti in velluto rosso) e duecento posti in piedi.
Le pareti sono coperte da pitture piene di realismo e con personaggi in tutte le pose. Tutti quelli che entrano rimangono stupiti e si trattengono sempre a lungo.
Che dire poi dell’illuminazione, che permette alla luce di risplendere e penetrare in modo uniforme dappertutto, cosi’ che ogni cosa possa essere osservata a tutto tondo, con splendidi effetti cromatici e di chiaroscuro, che permettono di apprezzare pienamente il modo in cui tutto concorre verso il fine a cui il luogo e’ stato dedicato.
L’edificio stesso e’ notevole e, benche’ sia secolare, tutto viene volutamente lasciato com’e’, in modo che ogni nuova generazione possa ammirare e apprezzare quello che hanno lasciato le generazioni precedenti.
Viceversa abbiamo superato gli sciocchi pregiudizi che nel passato prevedevano la separazione fra donne e uomini. Anche i bambini naturalmente partecipano insieme ai genitori o riuniti in gruppi nelle prime file.
L’acustica e’ veramente notevole e permette effetti sonori coinvolgenti che sembrano quasi essere rafforzati quando echeggiano armoniosamente fra le volte fino alle file piu’ distanti e tutti ne sono raggiunti, tanto che non e’ raro vedere le lacrime sui volti delle persone piu’ sensibili.
I boschi circostanti, pieni di ruscelli e di uccellini che cinguettano, contribuiscono a creare un’atmosfera veramente coinvolgente, tanto che a volte sono numerose le persone che restano ad ascoltare all’esterno, quando all’interno sono esauriti anche i posti in piedi.
Infatti , come avrete gia’ capito, non si tratta di uno di quei WC dove vanno poche persone ogni tanto, ma c’e’ viceversa un folto gruppo di assidui frequentatori che accorrono anche in carrozza o a cavallo , anche da luoghi notevolmente distanti e spesso portano con loro quello che viene inviato dai loro cari che non possono raggiungere il WC perche’ malati o impediti e contano ugualmente di sentirsi piu’ leggeri e di ricevere conforto dalle descrizioni di coloro che hanno potuto partecipare dal vivo e direttamente.
Si consiglia pertanto di venire la mattina presto per poter ottenere un posto a sedere. Mia moglie l’anno scorso dovette rimanere in piedi e la delusione fu tale che poi per un mese si trattenne dal tornare.
All’ingresso si viene forniti di fogli, con descrizioni minuziose che aiutano tutto lo svolgimento. Naturalmente se i fogli sono esauriti, si possono usare quelli usati dal vicino, o lo stesso foglio può ‘ essere conservato e usato piu’ volte.
Tutto quello che viene lasciato viene poi dato ai poveri e non di rado vengono anche giornalisti e fotografi, per far conoscere a tutti ogni aspetto del nostro WC, che e’ giustamente tanto famoso. Periodicamente vengono pubblicati resoconti dove sono elencati coloro che si sono distinti per la loro umanita’ e per la grandezza dei loro interventi.
Come accennato, sia le donne che gli uomini sono insieme nel nostro WC e non di rado sono le donne che prevalgono, ma tutti si stimolano gli uni con gli altri, cosi’ che regna un’unica armonia e vi assicuriamo senza false modestie che gli effetti si riverberano su tutta la contea, una contea dove, lo ribadiamo, e’ elevatissimo il numero dei frequentatori del nostro WC.
Siamo giustamente orgogliosi degli assidui frequentatori del nostro WC, che a testa alta ed eretti si volgono verso i toni piu’ elevati che l’uomo possa raggiungere. Uomini e donne di tutte le categorie e di tutte le classi sociali, dalle piu’ alte alle piu’ umili, sentono l’effetto del nostro WC anche quando ne sono lontani.
Il nostro WC e’ aperto a tutti e saremo felici se anche voi vorrete unirvi a noi e contribuire all’armonia e all’elevazione che ci caratterizzano e perche’ no?, anche a rendere piu’ grandi le nostre donazioni.
La risposta della famiglia fu negativa: rinunciarono alla casa e al WC.
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