venerdì, giugno 04, 2004
Le brioscine, da Roberto
Per chi non la sa, o non la ricorda, racconto la storiella delle brioscine. Un giorno, siamo verso la fine degli anni ’60, un bambino italiano trova un nuovo compagno di banco. E’ un bambino cinese. Fanno amicizia e vanno d’accordo, ma giunti all’ora della merenda, il bambino italiano tira fuori due brioscine e l’altro niente: - Io ho le brioscine e tu noo! –
Il bambino cinese lo guarda tranquillo: - Sì, ma noi abbiamo il socialismo e tu no! – La storia si ripete per due o tre giorni, finché il bambino italiano, perplesso, espone il problema al padre: - Il socialismo non è più importante di una brioscina? – E il padre, saggio: - Certo, ma il socialismo presto lo avremo anche noi. –
Giorno successivo: - Io ho e brioscine e tu noo. –
- Ma noi abbiamo il socialismo e voi no. –
- Ma il socialismo – mangiando e annuendo – presto lo avremo anche noi! –
- Bene! Così non avraì più le brioscine neanche tu! –
Claudio ci ha spiegato che alla lunga è strutturalmente impossibile che i consumatori siano in grado di acquistare tutto ciò che viene prodotto: resteranno brioscine invendute, il sistema si incepperà e non ci saranno brioscine per tutti (per non parlare dei disastri ecologici che ci verranno dati gratis).
Francesco ha detto che la sinistra ha finalmente scoperto la fonte delle brioscine, cioè il mercato, e affronterà i problemi (non bisogna fare gli struzzi) e in qualche modo li risolverà (anche se non è ancora chiaro come). Le dimostrazioni teoriche che il sistema si incepperà sono solo teoriche appunto e non sempre i giochini corrispondono alla realtà.
Gherardo ha sostenuto che il problema del futuro esiste. E’ dovuto al fatto che il numero degli esseri umani cresce più alla svelta delle briosce (pardon, delle risorse). Possibile soluzione il controllo delle nascite, per ora non attuato. Quindi futuro nero, e nel frattempo carpe diem.
Francesco di nuovo: la politica demografica c’è e poi possono avvenire mutamenti culturali e di costume, come è già avvenuto qui da noi (e non erano prevedibili prima che avvenissero). Pertanto no al pessimismo.
Jacopo: in N. Zelanda quello delle briosce sembra un problema molto lontano.
E così via riaffermando ognuno le proprie posizioni. Vorrei però far chiarezza, se è possibile: i problemi di cui stiamo discutendo sono più d’uno, anche se intrecciati fra loro.
A. Disponibilità delle briosce:
E' possibile produrne per tutti (A.1)?
Senza che l’inquinamento da “briciole” (scorie, o comunque conseguenze, sia intollerabile) (A.2)?
B. Distribuzione delle briosce (con quali criteri, giustizia sociale, merito o altro).
Claudio dice che il mercato (e forse addirittura la natura umana)ha storture tali che non è in grado di risolvere il problema A (nè A.1 nè A.2), ed è strutturalmente negativo anche dal punto di vista B.
Francesco pensa che, vista l'esperienza storica della sinistra, che aveva promesso di risolvere A e B (quando di A.2 non se ne parlava ancora)e non ci era riuscita, il mercato sia in grado di risolvere il problema A (con forti dubbi per l'aspetto A.2) e l'intervento statale possa correggere le storture relative a B.
Gherardo: controllo delle nascite per il ploblema A. Dopo la soluzione di A si potrà parlare di B.
Jacopo: le isole della N. Zelanda se non sono proprio le isole felici, sono almeno pervase da meno ansia.
Ne riparleremo.
Buonanotte da Roberto
Il bambino cinese lo guarda tranquillo: - Sì, ma noi abbiamo il socialismo e tu no! – La storia si ripete per due o tre giorni, finché il bambino italiano, perplesso, espone il problema al padre: - Il socialismo non è più importante di una brioscina? – E il padre, saggio: - Certo, ma il socialismo presto lo avremo anche noi. –
Giorno successivo: - Io ho e brioscine e tu noo. –
- Ma noi abbiamo il socialismo e voi no. –
- Ma il socialismo – mangiando e annuendo – presto lo avremo anche noi! –
- Bene! Così non avraì più le brioscine neanche tu! –
Claudio ci ha spiegato che alla lunga è strutturalmente impossibile che i consumatori siano in grado di acquistare tutto ciò che viene prodotto: resteranno brioscine invendute, il sistema si incepperà e non ci saranno brioscine per tutti (per non parlare dei disastri ecologici che ci verranno dati gratis).
Francesco ha detto che la sinistra ha finalmente scoperto la fonte delle brioscine, cioè il mercato, e affronterà i problemi (non bisogna fare gli struzzi) e in qualche modo li risolverà (anche se non è ancora chiaro come). Le dimostrazioni teoriche che il sistema si incepperà sono solo teoriche appunto e non sempre i giochini corrispondono alla realtà.
Gherardo ha sostenuto che il problema del futuro esiste. E’ dovuto al fatto che il numero degli esseri umani cresce più alla svelta delle briosce (pardon, delle risorse). Possibile soluzione il controllo delle nascite, per ora non attuato. Quindi futuro nero, e nel frattempo carpe diem.
Francesco di nuovo: la politica demografica c’è e poi possono avvenire mutamenti culturali e di costume, come è già avvenuto qui da noi (e non erano prevedibili prima che avvenissero). Pertanto no al pessimismo.
Jacopo: in N. Zelanda quello delle briosce sembra un problema molto lontano.
E così via riaffermando ognuno le proprie posizioni. Vorrei però far chiarezza, se è possibile: i problemi di cui stiamo discutendo sono più d’uno, anche se intrecciati fra loro.
A. Disponibilità delle briosce:
E' possibile produrne per tutti (A.1)?
Senza che l’inquinamento da “briciole” (scorie, o comunque conseguenze, sia intollerabile) (A.2)?
B. Distribuzione delle briosce (con quali criteri, giustizia sociale, merito o altro).
Claudio dice che il mercato (e forse addirittura la natura umana)ha storture tali che non è in grado di risolvere il problema A (nè A.1 nè A.2), ed è strutturalmente negativo anche dal punto di vista B.
Francesco pensa che, vista l'esperienza storica della sinistra, che aveva promesso di risolvere A e B (quando di A.2 non se ne parlava ancora)e non ci era riuscita, il mercato sia in grado di risolvere il problema A (con forti dubbi per l'aspetto A.2) e l'intervento statale possa correggere le storture relative a B.
Gherardo: controllo delle nascite per il ploblema A. Dopo la soluzione di A si potrà parlare di B.
Jacopo: le isole della N. Zelanda se non sono proprio le isole felici, sono almeno pervase da meno ansia.
Ne riparleremo.
Buonanotte da Roberto
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