sabato, giugno 05, 2004
Da Massimo - Considerazioni varie
Da Massimo
Un piccolo contributo al registro di Classe di 1^ e 2^. il nome di Mulinacci è DANIELE.
Le ultime notizie che ho di lui: abita a Prato, sposato con figli. Funzionario di banca.
Arrivo sempre in ritardo ma vorrei aggiungere qualcosa sul gioco delle tre tazze.
La spiegazione, come la chiama Gherardo empirica, è in effetti riassumibile in modo rigoroso. Ho il 33% di probabilità di scegliere la tazza con la pallina e il 66% di probabilità di scegliere una tazza vuota. Questo 66% è però distribuito inizialmente su due tazze, il che riporta ad uniformità la probabilità su tutte le tazze. Ma una volta tolta una tazza vuota, il 66% di probabiltà di aver scelto una tazza vuota è associato ad una sola tazza. In pratica ho il 66% di probabilità di avere scelto una tazza vuota. Conviene quindi cambiare!
In realtà non ho detto niente di nuovo rispetto a quello che ha già detto Claudio, ma l'ho solo riferito al fatto in questione.
Problema politico, mercato , consumi e altro.
Premetto che non capisco un cazzo di economia e meno di politica. Comunque voglio provare.
I problemi trattati sono in effetti molti, anche se fra loro collegati, e temo che non sia facile proporre una soluzione unica. Anzi sono convinto che una soluzione non esista. Possono esserci interventi e rimedi momentanei che possono correggere la situazione a breve periodo, in ambito locale e solo per una cerchia limitata di cittadini (consumatori).
Anch'io sono convinto che una popolazione (o una sua parte più o meno grande) di un Paese possa raggiungere un livello di benessere solo a scapito di un'altra parte della popolazione, che potrà o no appartenere allo stesso Paese.
Partendo dal presupposto che le risorse del pianeta sono limitate e che la popolazione mondiale è già numericamente superiore a quella prevista per uno sviluppo sostenibile, come è possibile che tutti siano ricchi? cioè posseggano più risorse di quante siano loro necessarie? O megio ancora come è possibile che tutti possano avere un guadagno dalla loro attività o dai loro investimenti?
Sì è vero il mercato sembra la soluzione, ma per chi? Chiaramente per chi trae profitto dal consumo. E allora la soluzione 'giusta' per tutti (leggi Utopia) potrà essere solo quella di un'equa ridistribuzione delle risorse, in un mondo in cui tutti lavorano non per arricchirsi e avere più degli altri ma solo per procurarsi i mezzi di sostentamento essenziali.
L'attuale sistema consumistico funzionerà fino a quando esisteranno disuguaglianze e funzionerà tanto meglio (sempre per i soliti) se le disuguaglianze saranno maggiori, se esisteranno sfruttati e sottomessi.
Cosa vul dire. Vuol dire che se si vuole trovare una soluzione globale, occorre che tutti gli abitanti della terra che posseggono più del necessario dovranno rivedre il loro modo di vivere e lasciare le loro ricchezze alle altre fascie sociali. Chiaramente fantascientico. Oppure si trovano soluzioni locali per andare avanti fino alla prossima revisione o nuova soluzione.
E' chiaro che la sinistra si è dovuta adattare alla nuova situazione. Dopo la caduta del muro di Berlino e la caduta di tutti gli stati 'marxisti', non poteva fare altro che rivedere la propria posizione, e riadattarsi alla nuova realtà. Ma il suo compito non può essersi esaurito in questo riadattamento. Il sistema capitalistico e l'economia di mercato non possono portarci molto lontano da dove siamo adesso. Uno dei suoi compiti (della sinistra) è quello di stimolare un cambiamento di mentalità nella gente, di aiutarla a togliere la testa da struzzi da sotto la sabbia, a capire che il problema è globale e non è solo di pochi o di molti, ma è di tutti.
Sarà molto dura!!!
Grazie per la pazienza.
Massimo
Un piccolo contributo al registro di Classe di 1^ e 2^. il nome di Mulinacci è DANIELE.
Le ultime notizie che ho di lui: abita a Prato, sposato con figli. Funzionario di banca.
Arrivo sempre in ritardo ma vorrei aggiungere qualcosa sul gioco delle tre tazze.
La spiegazione, come la chiama Gherardo empirica, è in effetti riassumibile in modo rigoroso. Ho il 33% di probabilità di scegliere la tazza con la pallina e il 66% di probabilità di scegliere una tazza vuota. Questo 66% è però distribuito inizialmente su due tazze, il che riporta ad uniformità la probabilità su tutte le tazze. Ma una volta tolta una tazza vuota, il 66% di probabiltà di aver scelto una tazza vuota è associato ad una sola tazza. In pratica ho il 66% di probabilità di avere scelto una tazza vuota. Conviene quindi cambiare!
In realtà non ho detto niente di nuovo rispetto a quello che ha già detto Claudio, ma l'ho solo riferito al fatto in questione.
Problema politico, mercato , consumi e altro.
Premetto che non capisco un cazzo di economia e meno di politica. Comunque voglio provare.
I problemi trattati sono in effetti molti, anche se fra loro collegati, e temo che non sia facile proporre una soluzione unica. Anzi sono convinto che una soluzione non esista. Possono esserci interventi e rimedi momentanei che possono correggere la situazione a breve periodo, in ambito locale e solo per una cerchia limitata di cittadini (consumatori).
Anch'io sono convinto che una popolazione (o una sua parte più o meno grande) di un Paese possa raggiungere un livello di benessere solo a scapito di un'altra parte della popolazione, che potrà o no appartenere allo stesso Paese.
Partendo dal presupposto che le risorse del pianeta sono limitate e che la popolazione mondiale è già numericamente superiore a quella prevista per uno sviluppo sostenibile, come è possibile che tutti siano ricchi? cioè posseggano più risorse di quante siano loro necessarie? O megio ancora come è possibile che tutti possano avere un guadagno dalla loro attività o dai loro investimenti?
Sì è vero il mercato sembra la soluzione, ma per chi? Chiaramente per chi trae profitto dal consumo. E allora la soluzione 'giusta' per tutti (leggi Utopia) potrà essere solo quella di un'equa ridistribuzione delle risorse, in un mondo in cui tutti lavorano non per arricchirsi e avere più degli altri ma solo per procurarsi i mezzi di sostentamento essenziali.
L'attuale sistema consumistico funzionerà fino a quando esisteranno disuguaglianze e funzionerà tanto meglio (sempre per i soliti) se le disuguaglianze saranno maggiori, se esisteranno sfruttati e sottomessi.
Cosa vul dire. Vuol dire che se si vuole trovare una soluzione globale, occorre che tutti gli abitanti della terra che posseggono più del necessario dovranno rivedre il loro modo di vivere e lasciare le loro ricchezze alle altre fascie sociali. Chiaramente fantascientico. Oppure si trovano soluzioni locali per andare avanti fino alla prossima revisione o nuova soluzione.
E' chiaro che la sinistra si è dovuta adattare alla nuova situazione. Dopo la caduta del muro di Berlino e la caduta di tutti gli stati 'marxisti', non poteva fare altro che rivedere la propria posizione, e riadattarsi alla nuova realtà. Ma il suo compito non può essersi esaurito in questo riadattamento. Il sistema capitalistico e l'economia di mercato non possono portarci molto lontano da dove siamo adesso. Uno dei suoi compiti (della sinistra) è quello di stimolare un cambiamento di mentalità nella gente, di aiutarla a togliere la testa da struzzi da sotto la sabbia, a capire che il problema è globale e non è solo di pochi o di molti, ma è di tutti.
Sarà molto dura!!!
Grazie per la pazienza.
Massimo
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