venerdì, giugno 04, 2004
Claudio su: Asimmetria, Stigitz ,Acme per Francesco Gherardo ...
Beh il dibattito sembra decollato....Rispetto a quanto dice Gherardo, credo viceversa che i costi "extra" costo delle persone possano esistere. E' peraltro evidente che il pianeta Terra, è ahimè, proprio un sistema chiuso rispetto all'economia (non essendoci consumatori o imprenditori marziani o vesuviani), mentre non lo è rispetto alla macrograndezze quali clima, ambiente ecc, essi sì influenzati anche da marte venere e sole, per cui, per il 2° principio della termodinamica (l'entropia è in costante aumento), il "disordine" nel nostro pianeta è destinato a crescere all'infinito (per disordine si può intendere, temperatura, inquinamento, asimmetrie varie....). Quello che Gherardo forse voleva dire, è che nell'attuale ciclo economico, non tutti i cittadini sono, di pari dignità, anche consumatori e7o imprenditori...che è proprio la mia tesi.
Rispetto alla simmetria auspicata delle informazioni, esistono molti, e dotti esempi/paradossi che ne testimoniano la vacuità, con uona pace di Stigitz.
Gli italiani, dicono le statistiche, sono, per il 55% dei casi, proprietari immobiliari. Di fronte ad una informazione "perfetta", questi immobili, potrebbero essere messi in una scala, dal migliore al peggior. Facciamo finata che siano 55 in tutto. Avremo il 1° ed il 55°. Il valore di un bene, è dato sia dal valore funzionale (sto al calduccio coperto), sia dal valore di scambio, a sua volta dato dal valore attribuito dall'acquirente, per, esempio affittarlo ad altri. Bene, però ci sono 45 acquirenti possibili, che, messi in ordine per capacità di spesa, potrebbero essere interessati ad acquistare o i primi 45, o gli ultimi, in funzione della coerenza/compatibilità, tra le loro risorse disponibili, e quelle richieste dai proprietari. Ne emrge non un paradosso,ma una verità: almeno 10 immobili, valgono molto meno, rispetto al valore ipotizzabile, perchè non sono "attrattivi2 essendo impossibile venderli...
Altro esempio: "compreresti un'auto usata da quest'uomo". Gli americani si chiedono questo dei futuri presidenti: sembra che le fregature massime te le dia un venditore di auto usate.Bene. siamo compratori informatissimi: facciamo noi un'offerta: il venditore accetta. Come ci sentiamo ? Ci ha fregato di nuovo ? Insomma, sembrerebbe che nessuna transazione, ad un livello di prezzo accettato dal venditore, sia possibile. Eppure, quotidianamente, acquistiamo macchine usate....
Altro esempio: un cartellino prezzi, indica il prezzo. Il cartellino costi, per la fabbirca ha una struttura diversa, del tipo: costi materie prime+costi diretti di produzione+costi commerciali+costi di marketing+costi su interessi passivi+costi di struttura e generali+ utile=prezzo.
Un cartellino "informato", simmetricamente informato, potrebbe avere in realtà questa struttura.
costo della materia prima per il rivenditore+margine che ho riconosciuto allo stesso+compensi ai dipendenti+costi per la loro previdenza+costi per la solidarietà tra imprese+costi per i prodotti che gli altri non comprano+costi degli errori di produzione+costi per la sala riunioni faraonica+costi per il mercedes del CEO+margine per il dettagliante+costi per il suo fine serie+costi per il suo invenduto+margine mio".
Posto che questa è la reale struttura dei costi delle imprese, ed è anzi carente, un cartellino "democratico" che evidenziasse questa struttura, farebbe aumentare le vendite ?
Infine, e forse il più preoccupante, elemento di asimmetria: le illusioni cognitive. Purtroppo, o ahimè, la ns. mente è tutt'altro che un organo razionale, ed è capace delle più incredibili cazzate ed ingenuità. Bene, posso garantire che questa scienza, detta "cognitiva" tende ad essere utilizzata per "indurre", rectius "manipolare" i comportamenti dei consumatori.
Il premio noble Maurice Allais, ha dimostrato (scientificamente dimostrato), che le ns. scelte di acquisto sono condizionate dai prodotti posti in alternativa al prodotto target.I consumatori comprano, indifferentemente, un prodotto, od un altro, in funzione della presenza di prodotti "terzi", che non verranno mai acquistati, ma che influenzano il ns. punto di vista....
Esempio: un lettore di CD.
Modello 1, essenziale, non particolarmente sottile, costa 30 euro.
Modello 2, con buffer di memoria, più sottile, costa 120 euro.
Se l'azienda vuole spingere la vendita dell'1, questo accoppiamento è corretto (pochissimi compreranno il mod.2).
Ora l'azienda desidera spingerele vendite del 2. Aggiunge il mod 3, sottilissimo, satinato, antiriflesso: costa 250 euro.
Adesso, pare ovvio, le vendite del 2 cresceranno ...
L'aggiunta del 3° modello, non consente semplicemente di fare una scelta "media" che rievoca i canoni della saggezza, ma ci conferma che alcune caratteristiche, spessore, sono lineari con il costo, e quindi sono dei valori.. quando c'erano solo due prodotti, questo non appriva così evidente...
Bene, carissimi amici, per ora vi lascio. alla prossima riflessione !!
Claudio
Rispetto alla simmetria auspicata delle informazioni, esistono molti, e dotti esempi/paradossi che ne testimoniano la vacuità, con uona pace di Stigitz.
Gli italiani, dicono le statistiche, sono, per il 55% dei casi, proprietari immobiliari. Di fronte ad una informazione "perfetta", questi immobili, potrebbero essere messi in una scala, dal migliore al peggior. Facciamo finata che siano 55 in tutto. Avremo il 1° ed il 55°. Il valore di un bene, è dato sia dal valore funzionale (sto al calduccio coperto), sia dal valore di scambio, a sua volta dato dal valore attribuito dall'acquirente, per, esempio affittarlo ad altri. Bene, però ci sono 45 acquirenti possibili, che, messi in ordine per capacità di spesa, potrebbero essere interessati ad acquistare o i primi 45, o gli ultimi, in funzione della coerenza/compatibilità, tra le loro risorse disponibili, e quelle richieste dai proprietari. Ne emrge non un paradosso,ma una verità: almeno 10 immobili, valgono molto meno, rispetto al valore ipotizzabile, perchè non sono "attrattivi2 essendo impossibile venderli...
Altro esempio: "compreresti un'auto usata da quest'uomo". Gli americani si chiedono questo dei futuri presidenti: sembra che le fregature massime te le dia un venditore di auto usate.Bene. siamo compratori informatissimi: facciamo noi un'offerta: il venditore accetta. Come ci sentiamo ? Ci ha fregato di nuovo ? Insomma, sembrerebbe che nessuna transazione, ad un livello di prezzo accettato dal venditore, sia possibile. Eppure, quotidianamente, acquistiamo macchine usate....
Altro esempio: un cartellino prezzi, indica il prezzo. Il cartellino costi, per la fabbirca ha una struttura diversa, del tipo: costi materie prime+costi diretti di produzione+costi commerciali+costi di marketing+costi su interessi passivi+costi di struttura e generali+ utile=prezzo.
Un cartellino "informato", simmetricamente informato, potrebbe avere in realtà questa struttura.
costo della materia prima per il rivenditore+margine che ho riconosciuto allo stesso+compensi ai dipendenti+costi per la loro previdenza+costi per la solidarietà tra imprese+costi per i prodotti che gli altri non comprano+costi degli errori di produzione+costi per la sala riunioni faraonica+costi per il mercedes del CEO+margine per il dettagliante+costi per il suo fine serie+costi per il suo invenduto+margine mio".
Posto che questa è la reale struttura dei costi delle imprese, ed è anzi carente, un cartellino "democratico" che evidenziasse questa struttura, farebbe aumentare le vendite ?
Infine, e forse il più preoccupante, elemento di asimmetria: le illusioni cognitive. Purtroppo, o ahimè, la ns. mente è tutt'altro che un organo razionale, ed è capace delle più incredibili cazzate ed ingenuità. Bene, posso garantire che questa scienza, detta "cognitiva" tende ad essere utilizzata per "indurre", rectius "manipolare" i comportamenti dei consumatori.
Il premio noble Maurice Allais, ha dimostrato (scientificamente dimostrato), che le ns. scelte di acquisto sono condizionate dai prodotti posti in alternativa al prodotto target.I consumatori comprano, indifferentemente, un prodotto, od un altro, in funzione della presenza di prodotti "terzi", che non verranno mai acquistati, ma che influenzano il ns. punto di vista....
Esempio: un lettore di CD.
Modello 1, essenziale, non particolarmente sottile, costa 30 euro.
Modello 2, con buffer di memoria, più sottile, costa 120 euro.
Se l'azienda vuole spingere la vendita dell'1, questo accoppiamento è corretto (pochissimi compreranno il mod.2).
Ora l'azienda desidera spingerele vendite del 2. Aggiunge il mod 3, sottilissimo, satinato, antiriflesso: costa 250 euro.
Adesso, pare ovvio, le vendite del 2 cresceranno ...
L'aggiunta del 3° modello, non consente semplicemente di fare una scelta "media" che rievoca i canoni della saggezza, ma ci conferma che alcune caratteristiche, spessore, sono lineari con il costo, e quindi sono dei valori.. quando c'erano solo due prodotti, questo non appriva così evidente...
Bene, carissimi amici, per ora vi lascio. alla prossima riflessione !!
Claudio
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