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giovedì, maggio 13, 2004

Da Gherardo

VIVA JACOPO – VIVA JACOPO – VIVA JACOPO – VIVA JACOPO – VIVA JACOPO - VIVA JACOPO

Premessa
Da almeno 33 anni non “frequento” l’Analisi (matematica I e II) e quindi chiedo venia (e le correzioni di PierLuigi”) per le inesattezze formali che seguono.

Paradigma da superare ed Aiutini
Avendo esclusa la soluzione “Polo Nord” perché troppo facile, la soluzione all’enigma sta (ormai stava) nell’emisfero australe; ma per pensarci bisognava superare un paradigma perché noi siamo abituati a considerare la terra solo nella parte superiore. E qui stava l’aiutino “ahi, ahi, Jacopo, proprio tu !” perché lui, neozelandese di adozione “dovrebbe” ormai ragionare all’opposto, considerando in primis l’emisfero inferiore (vedendo il mondo alla rovescia rispetto a noi).

Soluzione
Correttissssssima quella di Jacopo.
Per inciso il mio era “un animale qualsiasi (supponiamo un quadrupede tipo un cavallo)” e quindi con ai quattro appoggi ampie superfici (tipo racchette) per non affondare nella neve e nel ghiaccio.

Ma .... il quesito non ammette una sola soluzione, bensì ne ammette una doppia infinità. Spiego perché.

La soluzione di Jacopo è stata: il luogo dei punti che compongono il parallelo dell’emisfero australe che, posizionato più a nord (più verso l’equatore), dista 20 miglia dal parallelo lungo 20 miglia. Perfetto !
Ma, se il nostro quadrupede partisse dal parallelo che dista 20 miglia dal parallelo lungo 10 miglia, scenderebbe, farebbe due giri da 10 miglia ciascuno e tornerebbe al punto di partenza, e quindi i paralleli-soluzione sono già 2.
Ma per lo stesso motivo c’è un parallelo che va percorso 3 volte per fare 20 miglia, ed uno che va percorso 4 volte …… and so on.
Così i punti (di partenza del quadrupede) che soddisfano il quesito iniziale, sono una doppia infinità !

Saluto tutti e sospendo il colloquio per un po’ di giorni (sto partendo per Firenze e lì non ho ancora attivato un collegamento internet).

PS
Allego il testo di un'altra missiva di Susanna
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caro gherardo,
che so, dopo questi primi accenni di noi, la vera voglia è quella di vederti, vedervi e raccontare e farmi raccontare più a lungo.
Mi fa piacere sapere che comunque avrei qualcuno con cui parlare dei fatti di
adesso, terrorismo e c, senza litigare, qui, ormai, ho la sindrome
dell'accerchiamento e un sacco di riflessioni a proposito.
Vedo che hai delle figlie grandi: è emozionante? Che fanno? E tua moglie? E a
Firenze dove andrai a stare? Il tuo progetto di vita mi sembra invidiabile: io
per ora sono molto legata qui alla catena anche se mi rendo conto che, a parte
la testata Repubblica che non amo, lavorare leggendo un libro e scrivendone sopra (perché sono nelle pagine cultura -, è meglio che lavorare - ma non è
tutto così, mi faccio anche un gran culo. Sì. se le mie lettere le metti tu sul blog mi fai un piacere, mi devo ancora sperimentare e oggi è, appunto, una giornata di lavoro tremenda. Domani sera poi vado a Firenze per tre giorni perché mia madre venerdì avrà una piccola operazione. A firenze il numero di telefono è sempre lo stesso dei genitori, qui a roma è 06.8842051 o al giornale 06.49822246, comunque il mio cellulare è 338.1612259. Ma chi di voi passa mai da Roma? E poi quando sarà il prossimo appuntamento a Firenze per la gloriosac? bacioni gloriosi susanna



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