sabato, aprile 24, 2004
Della ribollita e di altre questioni culinarie (con una triste rivelazione).
A proposito di ribollita, nominata più volte nei nostri scambi. E’ vero che è un piatto relativamente semplice (qualcuno lo definisce povero), ma anche su questo esistono differenze non piccole. Qualcuno ci mette le verdure di stagione per cui esiste anche una versione estiva, naturalmente priva del cavolo nero, ingrediente indispensabile nella versione classica. Ho visto ricette dove viene utilizzato l’osso di prosciutto (cosa scandalosamente contraria alla versione classica, dove veniva “ribollita” la zuppa di magro, avanzata dal giorno prima, di solito il mercoledì).
Ma a Milano lo trovate il pepolino? e se no che ribollita è?
Con il mio vecchio lavoro mi occupavo prevalentemente di libri scientifici, ma mi è capitato anche qualche libro di cucina. Fra gli altri alcuni di Lisa Biondi: diffidatene. In alcune ricette non veniva indicato se la carne andava salata prima o dopo la cottura e secondo me è una questione fondamentale: l’Artusi raccomanda di salare la bistecca alla fiorentina solo dopo e di metterci solo allora un pezzetto di burro, perché il sale messo prima la farebbe rinsecchire e l’olio le darebbe un gusto “nauseante di moccolaia”. L’Artusi che era romagnolo, si sbagliava: se la brace è al punto giusto e non si lascia mai che si formi la fiamma, il sale e l’olio messi prima contribuiranno ad ottenere un profumo e un sapore paradisiaci.
Veniamo al dunque: quando telefonavo a Milano per avere lumi sui tempi delle salature, mi sentivo rispondere che non aveva importanza. E non è tutto. Venni a scoprire così che Lisa Biondi non era una signora bionda, piena di curve ed esperta di cucina, ma era solo un marchio, dietro al quale si celano persone diverse, che spesso raccattano ricette in giro e le mettono nei libri senza averle mai provate!!! Già avevo digerito male la questione della befana, ma perfino Lisa Biondi non esisteva.
Ci ho pensato un po’ sopra. Jacopo ha ragione: c’è una vena gastronomica sul gianblog e anche Celine non aveva tutti i torti a dire che la principale funzione degli esseri umani è quella digestiva (se non è la principale è quantomeno indispensabile). Provate ogni
tanto a mettere una ricetta sul gianblog. Forse un giorno verranno raccolte in un libro e daranno inizio a un nuovo marchio famoso: le ricette della Maria?
Roberto Biondi
A proposito di ribollita, nominata più volte nei nostri scambi. E’ vero che è un piatto relativamente semplice (qualcuno lo definisce povero), ma anche su questo esistono differenze non piccole. Qualcuno ci mette le verdure di stagione per cui esiste anche una versione estiva, naturalmente priva del cavolo nero, ingrediente indispensabile nella versione classica. Ho visto ricette dove viene utilizzato l’osso di prosciutto (cosa scandalosamente contraria alla versione classica, dove veniva “ribollita” la zuppa di magro, avanzata dal giorno prima, di solito il mercoledì).
Ma a Milano lo trovate il pepolino? e se no che ribollita è?
Con il mio vecchio lavoro mi occupavo prevalentemente di libri scientifici, ma mi è capitato anche qualche libro di cucina. Fra gli altri alcuni di Lisa Biondi: diffidatene. In alcune ricette non veniva indicato se la carne andava salata prima o dopo la cottura e secondo me è una questione fondamentale: l’Artusi raccomanda di salare la bistecca alla fiorentina solo dopo e di metterci solo allora un pezzetto di burro, perché il sale messo prima la farebbe rinsecchire e l’olio le darebbe un gusto “nauseante di moccolaia”. L’Artusi che era romagnolo, si sbagliava: se la brace è al punto giusto e non si lascia mai che si formi la fiamma, il sale e l’olio messi prima contribuiranno ad ottenere un profumo e un sapore paradisiaci.
Veniamo al dunque: quando telefonavo a Milano per avere lumi sui tempi delle salature, mi sentivo rispondere che non aveva importanza. E non è tutto. Venni a scoprire così che Lisa Biondi non era una signora bionda, piena di curve ed esperta di cucina, ma era solo un marchio, dietro al quale si celano persone diverse, che spesso raccattano ricette in giro e le mettono nei libri senza averle mai provate!!! Già avevo digerito male la questione della befana, ma perfino Lisa Biondi non esisteva.
Ci ho pensato un po’ sopra. Jacopo ha ragione: c’è una vena gastronomica sul gianblog e anche Celine non aveva tutti i torti a dire che la principale funzione degli esseri umani è quella digestiva (se non è la principale è quantomeno indispensabile). Provate ogni
tanto a mettere una ricetta sul gianblog. Forse un giorno verranno raccolte in un libro e daranno inizio a un nuovo marchio famoso: le ricette della Maria?
Roberto Biondi
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