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lunedì, marzo 15, 2004

Bene il blog si anima !!...Col fatto che però siamo tutti amministraotri, i posts risultano tutti messi da...leonardo da vinci, che è l'acuto personaggio, a noi comune, cui ho dato la paternità del weblog. Prego quindi, di firmarsi alla fine dei posts, altrimenti non sappiamo a chi dovremo le inevitabili pillole di saggezza che , qui depositate, illumineranno il ns. futuro...

Io credo che parlare de bei tempi andati, se eravamo o siamo un manipolo di geni incompresi o vessati sia un po' fuori luogo. Non so voi, ma io ho ricordi ben peggiori della Minicucci o della Maria....Certamente ben maggiori sono state le difficoltà da affrontare.

Vorrei raccontare, della nostra generazione, e quindi anche di noi, ciò che alcuni specialisti (illuminati ? cazzoni ? esprimetevi, please !!) hanno detto e scritto.

La nostra è stata la generazione dei baby boomers, quella dei nostri figli (25/30 enni), quella cosiddetta generazione x . Dopo la guerra i nostri genitori si sono dati da fare. Assieme alla pace, alla ricostruzione, montava l'ottimismo, e la voglia di far figli. Questa voglia, si è trasmessa a noi, nell'ottica del concetto , condivisibile (?), della progressività (cioè miglioramento), delle umane sorti ....Se pensiamo a come si combatte oggi, noi 68ini (per chi lo è stato), facciamo tenerezza, da quanto eravamo e siamo teneri. Sì, ci sono stati Valle Giulia, qualche morto qua e là, i governi Tambroni e Scelba e Selva la belva...aha aha...ragazzi, pirlotti della tirannide e della repressione assunti al ruolo di personaggi veri, da abbattere...Continuons le combat...chi ha proseguito ? Chi di di noi ha saputo sfuggire l'intimo bisogno di combattere la propria lotta, pensare solo a sè e dimenticare quella collettiva ? Io non sono di questi. Si diceva le generazioni. Abbiamo figliato ed è nata la generazione "X". Questa generazione, da quando esiste la civiltà, è la prima che ha aspettative di benessere, inferiori a quelle dei padri. Una generazione insicura, che non si schioda di casa, che ha difficoltà a trovare lavoro, e che, vivaddio, non sa che farsene di "successo", "denaro". Stiamo consegnando ai nostri figli la "jobless society", la "società dei non salariati"siamo giunti alla "dematerializzazione della fabbrica", all'affermazione degli intangibles (know how, conoscenza, informazione) sui tangibles (prodotti). Non siamo orgogliosi, nè potremmo esserlo, di aver trasformato il pianeta in una cloaca, e l'atmosfera in un habitat pericoloso (Jacopo, che news del buco ozonifero sull'Australia ??Lo scansi ??). il minimo che ci tocca, è essere tolleranti con i nostri ragazzi, per vedere di gestirne l'incazzatura..Ecco, io credo che, se un merito o una qualità possiamo avere, sia quella dell'obiettività, personale e storica . Questa non saprei se attribuirla a Maria & C, al caso, o al ns dna. Esiste come per l'inconscio, un dna collettivo ??
Credo che a 55 anni, con l'età media, toccandosi, che sempre più si innalza, non solo sia presto, ma pregiudizievole fare dei sommari, e che forse sia proprio il caso di sentirsi ancora, profondamente , indefinitamente,in pista...Mi impressiona la forza di Gherardo , che oltre a dichiararsi "benestante" (bella definizione, un po' demodee ma rende l'idea), auspica la pensione. Io non saprei "andarci", nel senso che mi sento perennemente con progetti da fare e con sensi di colpa per non averne fatti abbastanza, o così bene, o con le persone giuste Credo che gli over 70, saranno presto rivalutati, anche nel mondo del lavoro, per la banale considerazione che se è vero che il know how è tutto, e se il know how è anche un processo di accumulo, come si farà a pensionare, a fare a meno, nella società civile e professionale, di tanti Pico della Mirandola ?? Dopotutto, nelle civiltà primitive, erano proprio i "vecchi" ad essere i "saggi" e ad orientare le attività e le scelte della tribù..I giovani, si dipingevano il volto e morivano in guerra felici...Il mio amico Mimmo De Masi scrive cose illuminatissime sulla civiltà e società dell'ozio, che auspica, e che condivido al fondo. Ma, il tema è, come finanziare l'ozio creativo ? Ho avuto la fortuna di poter lavorare assieme a quella che oggi è l'intellighentia che parla e scrive e progetta le nuove poliche dl lavoro , e tutti, ahinoi, hanno condiviso con me di star lavorando ad una partita già persa, ma che non può esser dichiarata tale alle masse...Lavoro tradizionale ce ne sarà sempre, ineluttabilmente, meno.
Dirò di più. Credo di essere, c'è chi mi paga per questo, un acuto interprete dei segnali deboli, da cui si possono immaginare macro trends prospettici. I segnali che il modello occidentale di sviluppo, il liberismo, la crescita legata ai consumi, sia alla frutta, a me pare non solo evidente, ma ampiamente in atto. Solo le convenienze governative, sociali, di ordine pubblico evitano di esporre il cartello "chiuso per fallimento", nella speranza che il vento migliori, e qualcosa ridia vigore ad una nuova effimera ondata ritardando (cioè facendolo accadere sotto altri presidenti...) il momento del redde rationem. Come si dice "il paziente era già morto, ma ancora nessuno se n'era accorto..."Il nostro modello di sviluppo tratta e negozia un unico bene , per di più non monetario : la fiducia La fiducia è manipolabile (parmalat e cirio docet), è fondata sull'informazione (manipolabile anch'essa) e forsennatamente e vacuamente scambiata nelle borse mondiali ogni giorno. Il problema è che nessuno vuole stare a sentire chi porta brutte notizie o "malauguri", ma preferisce proprio esserne sopraffatto, quando sarà il momento.. E' questo il motivo, per cui banche d'affari e società di rating, somministrano copiosamente annunci quali strongly buy, buy, overperform , hold, anziche dei pessimistici "sell".Danno al mercato, ciò che il mercato solo vuole: belle notizie. Mdesto suggerimento: non credeteci, per i vs. investimenti.
Ciò che funziona in grande scala ( un mega imbroglio globale), non funziona in piccolo: provate a dire al vostro macellaio che la buona notizia è che prima o poi "lo pagherete", e che su questo costruisca la sua fiducia in voi, e vi consegni tosto la ciccia...No, vorrà i maledetti vaini (a proposito:non avete idea come abbia successo qua a Milano il vernacoliere....). Gli frega poco (per ora) che quegli stessi vaini, siano una "promessa" di far fronte che, prima o poi, nessun governo sarà in grado di onorare...

Bene, ho messo abbastanza carne al fuoco, per un lunedì, se a qualcuno cale, possiamo approfondire. Come dice una famosissima legge di murphy, non c'è limite alle boiate che una mente fertile possa partorire...

PS C'è un fumetto di incredibile, illuminante lungimiranza (per me): c'è qualche seguace di Dilbert da codeste bande ??

Buona giornata a tutti.

Un saluto a tutti da parte di Claudio

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